PESCARA – Un semplice difetto di notifica fa saltare la prima udienza davanti al Tribunale collegiale di Pescara riguardante la realizzazione della S.S. 81, la cosiddetta Mare-Monti, che conta tra gli undici imputati l’ex sindaco ed ex presidente della Provincia di Pescara di Pescara Luciano D’Alfonso, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto.La prossima udienza e’ stata fissata per l’8 gennaio 2014.
D’Alfonso e’ imputato in qualità di ex presidente della Provincia di Pescara. Le altre persone imputate sono il progettista della strada Carlo Strassil, arrestato il 19 aprile 2010; l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, responsabile del procedimento (coinvolto nell’inchiesta sulla cricca del G8 della Maddalena); Valeria Olivieri, commissario straordinario; Cesare Ramadori, del cda della Toto; Paolo Lalli, direttore dei lavori; Michele Minenna, dirigente Anas; Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di Pescara di valutare l’incidenza ambientale della variante. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, truffa aggravata, falso ideologico, concussione. Per l’accusa l’appalto sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso per l’impresa Toto.