PESCARA – Parla l’ex presidente della Giunta regionale Ottaviano Del Turco. E’ toccato a lui questa mattina deporre al processo che lo vede coinvolto in prima persona per lo scandalo delle presunte tangenti nella Sanità abruzzese. Del Turco ha definito l’udienza “importante come lo sono state tutte le altre da quando è iniziato il processo”. L’ex presidente finì in carcere il 14 luglio 2008 per quasi un mese, con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso. Ad accusarlo è stato l’ex titolare della clinica privata ‘Villa Pini’ di Chieti, Vincenzo Angelini, che rivelo’ ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori.
“Le udienze – ha proseguito Del Turco – sono interminabili siamo quasi al quinto anno, stiamo arrivando quasi dentro il quinto anno. Mi auguro che questa udienza faccia luce su cose importanti. Ce ne sono state tante nate all’insegna di un rafforzamento delle prove accusatorie: si sono rivelate preziose per la difesa di questo processo”. Del Turco poi ha parlato delle occasioni in cui ha preso la parola in aula, come la volta in cui ha replicato alle dichiarazioni dell’ex autista di Angelini, Dario Sciarelli, che aveva sostenuto di essere andato tante volte a Collelongo.
“Ho chiesto – ha detto – la parola due o tre volte. La prima per precisare che non avevo mai incontrato un signore che diceva di essere stato a casa mia dieci o dodici volte, anzi, sempre portando chissà quanti milioni di euro. E’ indimenticabile una faccia che viene molte volte a casa tua portandovi la befana ogni volta: non l’avevo mai visto. L’altra volta che sono intervenuto e’ quando ho dovuto chiarire cose che erano importanti perché la corte sapesse anche la mia opzione e oltre quella del dottor Angelini”.