PESCARA – Il processo sulla discarica dei Veleni della Val Pescara va avanti. Oggi è stata la volta di alcune arringhe da parte dei difensori di alcuni degli imputati eccellenti come gli ex dirigenti Ausimont Camillo Di Paolo e Guido Angiolini. In particolare Marco De Luca, l’avvocato di quest’ultimo, ha sferrato un attacco alla pubblica accusa, rappresentata dai sostituti procuratori Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini, facendo perno sulla criticità, secondo il suo punto di vista, del capo d’imputazione.
“Nelle tante carte di questo processo – ha detto De Luca – non c’è uno straccio di prova riguardo la condotta penalmente rilevante del mio assistito, ma soprattutto la tesi del dolo è molto labile” riservando la parte finale del suo intervento ad una sorta di lezione sul concetto giuridico del dolo. Il collegio dei giudici presieduto da Camillo Romandini non ha voluto stigmatizzare, ma che la pubblica accusa ha incassato con un giustificato disappunto.
Presenti oggi in aula anche dieci dei 19 imputati, tra questi anche Carlo Cogliati, ex Amministratore Delegato dell’Ausimont che non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Cogliati ed altri imputati troveranno, invece, modo di parlare nella seconda parte dell’udienza che si terrà nell’aula della Corte d’Assise in Piazza S.Giustino dove é in programma una seduta esclusivamente riservata alle dichiarazioni spontanee.
Il giorno della sentenza si avvicina quindi: al 19 dicembre mancano solo un paio di settimane.