
L’AQUILA – Una risoluzione che impegna il presidente Chiodi a sollecitare il Parlamento affinché approvi la legge che sancisce il divieto di allevare, catturare e uccidere animali per la produzione di pellicce. Lo ha deciso il Consiglio regionale, nella seduta odierna, dopo la discussione delle interrogazioni e delle interpellanze. La risoluzione e’ stata proposta da Rifondazione Comunista a sostegno della proposta di legge della LAV (Lega Antivivisezione) sul “divieto di allevamento, di cattura e di uccisione di animali per la loro pelliccia”. La proposta di legge, sostenuta da centomila cittadini, e’ stata presentata sia alla Camera che al Senato. Scopo della risoluzione – spiega Maurizio Acerbo – e’ sollecitare i due rami del parlamento ad avviare l’iter legislativo per arrivare in tempi brevi all’approvazione del provvedimento come hanno fatto negli ultimi anni molti paesi europei.
Intanto Simone Pavesi, responsabile Lav Campagna Pellicce, ringrazia il Consiglio regionale (la risoluzione e’ stata firmata anche dal consigliere regionale Riccardo Chiavaroli) ed auspica che “il Parlamento avvii subito l’iter legislativo per l’approvazione della legge gia’ assegnata alle commissioni”. “In Europa – afferma Pavesi – l’allevamento di animali ‘da pelliccia’ e’ un’attivita’ in declino e sempre piu’ Stati Membri stanno adottando provvedimenti normativi non solo restrittivi e disincentivanti, bensi’ veri e propri provvedimenti di messa al bando. Persino l’Olanda, che oggi costituisce il terzo paese al mondo produttore di pelli di visone con oltre 5 milioni di animali allevati all’anno, ha approvato a dicembre 2012 il divieto di allevamento di animali ‘da pelliccia’, che sara’ vigente dal 2024; mentre il divieto di allevamento di chinchilla e volpi per la produzione di pellicce e’ gia’ in vigore dal 2008”.