ORTONA – Prosegue senza sosta, anche con un aereo e un elicottero, la ricerca di Giovanni Micozzi, il docente di latino e greco scomparso da lunedi’ pomeriggio dopo aver lasciato la sua auto sul molo sud del porto di Ortona. Le ricerche, iniziate lunedi’ pomeriggio dopo l’ allarme lanciato dai familiari di Micozzi, sono per ora senza esito: si teme che il professore, che in mattinata avrebbe dovuto riprendere servizio nella biblioteca dell’ istituto magistrale De Titta di Lanciano, possa essersi buttato in mare.
A scuola il professore non e’ mai arrivato, facendo perdere le sue tracce dopo aver abbandonato la sua Fiat Panda con chiavi e portafogli dentro in localita’ Saraceni di Ortona: non aveva con se’ un cellulare, hanno detto i familiari agli inquirenti. Le ricerche sono coordinate dalla Capitaneria di Porto di Ortona e proseguono sia via mare che via terra, e da oggi, anche via aerea con un elicottero dei vigili del fuoco e un aereo della Guardia Costiera. Stando a quanto si apprende, Micozzi soffrirebbe di problemi di salute di natura psichiatrica e anni fa si era gettato nel lago di Casoli: in quell’occasione fu salvato da un pescatore.