L’AQUILA – I 4.900 isolatori sismici nei 19 siti del del Progetto Case all’Aquila sarebbero irregolari. Dalla perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale dell’Aquila arriverebbe una conferma tecnica di supporto alle incolpazioni che vedono sei persone indagate per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. La perizia depositata dal professore Alessandro De Stefano del Politecnico di Torino, la scorsa settimana, confermerebbe che i materiali che compongono i dispositivi antisismici realizzati dalla societa’ “Alga” di Milano, risultano diversi nella tipologia offerta in gara.
Lo ha anticipato questa mattina il Tgr regionale, che ha anche parlato di un isolatore campione che si sarebbe rotto durante il test di laboratorio eseguito a San Diego in California (che insieme a quello di Taiwan e’ l’unico al mondo ad avere le tecnologie adatte per simili prove) circostanza che dimostrerebbe che almeno 200 isolatori forniti dall’Alga presentano delle “criticita’ sostanziali ai fini della sicurezza e del funzionamento” tanto che i periti del Tribunale dell’Aquila, auspicano un intervento di sostituzione. Quanto al funzionamento degli isolatori la perizia evidenzia “una idoneita’ in generale dei dispostivi installati ma solo in base alle normative che pero’ non prevedono test in base agli effetti reali di un sisma.
La riproduzione in laboratorio – afferma sempre la perizia – delle sollecitazioni di un vero terremoto hanno danneggiato gli isolatori campione dell’Alga”. Gli indagati nell’indagine sono Mauro Dolce, nella veste di responsabile del procedimento del progetto Case, Gian Michele Calvi, direttore dei lavori del progetto Case, Michel Bruno Dupety, presidente del Cda della Alga Spa, Agostino Marioni, amministratore della stessa ditta, Donatella Chiarotto presidente della Fip (societa’ che ha fornito altri isolatori) ed infine Mauro Scaramuzza, dirigente dell’azienda.