PESCARA – L’edizione 2015 di Puliamo il mondo, iniziativa nazionale di sensibilizzazione di Legambiente, si svolgera’ sul fiume Pescara. Una scelta forte e simbolica da parte dell’Amministrazione comunale e dell’associazione ambientalista – si legge in una nota del Comune – che insieme ai ragazzi degli istituti Aterno-Mantone’ si ritroveranno sabato 26 settembre alle 9,30 davanti alla ricicleria di Attiva presso la sede della Spa in via Raiale, da dove partira’ una speciale perlustrazione delle sponde fluviali aperta a tutta la cittadinanza.
L’evento e’ stato presentato in mattinata a Palazzo di Citta’ dall’assessore alla Qualita’ Ambientale ed Igiene Urbana Paola Marchegiani, Silvia Tauro della segreteria regionale di Legambiente, dalla dirigente scolastica dell’Istituto Aterno Manthone’ professoressa Antonella Sanvitale. La perlustrazione sara’ seguita anche dalla redazione di Radio 3, Ambiente Italia.
“Puliremo il fiume – annuncia l’assessore Paola Marchegiani – Un’iniziativa importantissima e simbolica che Legambiente organizza in tutta Italia, che a Pescara gode della collaborazione della scuola Aterno-Manthone’ che abbiamo voluto coinvolgere nell’operazione di pulizia. Abbiamo scelto il fiume, per dare un messaggio di azione su cio’ che piu’ ci sta a cuore del nostro territorio, anche alla luce di tutto quanto e’ accaduto quest’estate sul fronte balneazione. I ragazzi ne saranno attori insieme a, speriamo, tante persone che ci seguiranno. La scelta e’ nata di concerto con Attiva e Legambiente per andare a fondo al problema delle nostre acque, che non e’ la criticita’ della balneazione che da sempre affligge Pescara, bensi’ e’ individuarne le cause e risolvere il problema. La priorita’, dunque, non e’ il mare, ma il fiume, un grande malato, un nastro d’acqua che attraversa tutta la nostra regione che e’ stato usato e distrutto: sono state tolte tutte le vegetazioni che facevano parte delle sue rive, la distruzione idromorfologica e’ una delle cose piu’ gravi, perche’ gli toglie la funzione depurativa e drenante che ha smesso di svolgere, con conseguenze su ambiente e mare”.
“A monte del Pescara – osserva Marchegiani – c’e’ Bussi, una bomba ecologica che ha creato un fortissimo inquinamento chimico, ma lungo il corso del fiume ci sono anche 55 scarichi abusivi che la Capitaneria, partner importante di questa e di tutte le azioni sul fiume, ha trovato. La Regione con il Comune stanno lavorando per questo, oltre ai lavori sulle golene attualmente in corso per agire sugli scarichi e le pompe di sollevamento (quindi contro esondazione e per la purezza), nonche’ gli impegni di foramento della diga foranea contenuti nel Prp che giunge alla fase finale, il sindaco il primo settembre ha firmato un protocollo d’intesa con la Regione per azioni di vero e proprio salvataggio del fiume, al fine di agire sui depuratori e la rinaturalizzazione. Mai e’ stato mosso tanto sul nostro fiume, ne’ per il mare, a questi lavori si aggiungono le pulizie in corso sui fossi cittadini. Vogliamo che tutto questo venga conosciuto e affidato ai ragazzi, perche’ saranno attori principali delle azioni future”.
“Puliamo il mondo arriva alla 23esima edizione – illustra Silvia Tauro di Legambiente – L’edizione 2015 ha riportato l’azione a Pescara e la scelta del fiume aiuta ad aprire tanti discorsi. L’anno scorso l’evento in nazionale ha coinvolto piu’ di 1.700 Comuni per un totale di 4.000 territori ripuliti. Il problema e’ molto sentito e deve coinvolgere la parte attiva della cittadinanza, perche’ abbiamo ancora tanti problemi da risolvere. Ad esempio non si riesce a calcolare quante sono le tonnellate di rifiuti abbandonate al di fuori di ogni regola e questo non ha valutazioni del danno ambientale, ne’ economiche per le amministrazioni. Abbiamo concordato con il Comune di soffermarci sull’area fluviale con l’intento di ricordare che il problema riguarda non solo il mare e il fiume di Pescara, ma la regione intera”.
“Affrontare i deficit depurativi abruzzesi, dove secondo i dati Istat il 41,5 per cento dei reflui urbani non viene trattato adeguatamente – prosegue Tauro – deve essere la priorita’ nell’agenda politica, visti anche le risorse a disposizione per le opere di depurazione”.