L’AQUILA – “Notizia sconcertante quella appresa dalla stampa. Il presidente Luciano D’Alfonso richiama immediatamente all’ordine i consiglieri che hanno votato a favore della risoluzione del Movimento Cinque Stelle, per scongiurare la chiusura dei punti nascita, e a Consiglio chiuso, a poche ore dalla fine della manifestazione dei cittadini e dall’approvazione della nostra risoluzione, fa una bella lavata di testa ai consiglieri che hanno ‘tradito'”. A contestare il governatore e’ il Movimento 5 Stelle Abruzzo che affida la sua critica ad una nota.
“La richiesta e’ chiara e non ammette repliche: fare un passo indietro e firmare un documento che di fatto annulla quel voto. La risposta dei consiglieri e’ scontata: obbedisco. E cosi’, come nella pagine piu’ tristi della nostra storia – si legge nel comunicato dei pentastellati – viene eliminata ogni forma di democrazia, proprio da partiti di sinistra che hanno fondato la loro, a questo punto discutibile, credibilita’ sulla possibilita’ di far governare il popolo e sulla forza delle idee. D’Alfonso ha segnato ieri con chiarezza quella che sara’ la linea per i prossimi quattro anni: decide lui. E chi si mette contro di lui, semplicemente deve fare un passo indietro”.
“Siamo sconvolti da questa azione” commentano il consiglieri del Movimento Cinque Stelle” una mossa dittatoriale che arriva proprio da chi ha sempre accusato il Movimento Cinque Stelle di non avere possibilita’ di scelta che non fosse dettata dall’alto”. Monticelli, Gerosolimo, Pietrucci e Olivieri sono colpevoli di aver ingannato il loro elettorato – e’ scritto sempre nella nota del Movimento – e dopo aver preso gli applausi in aula per il gesto ‘coraggioso’, tornano subito indietro obbedendo al diktat del Presidente piu’ faraonico che mai”. “Noi non smetteremo di lottare per garantire un diritto di nascita nella propria terra” concludono i pentastellati “non smetteremo di dar voce ai cittadini che ci hanno votato, non per sottostare alle regole di Uno, ma per portare la voce di molti all’interno di un Palazzo che di democratico, oggi, ha ben poco”.
E sull’argomento arrivano le precisazioni: il documento della maggioranza in Consiglio regionale sarebbe relativo al processo di riforme della sanita’ abruzzese e non riguarderebbe la querelle sui punti nascita. E’ quanto, in sintesi, sostengono i consiglieri regionali del Pd Pierpalo Pietrucci e Luciano Monticelli. In particolare quest’ultimo, presidente della IV Commissione consiliare Politiche Europee afferma, in una nota, che il documento non ha “niente a che vedere con quanto avvenuto in merito ai punti nascita. Si tratta di un discorso interno, appoggiato peraltro anche da parte di coloro che hanno votato a favore dell’opposizione, dunque contro la chiusura dei punti nascita in questione”.
“Per cio’ che concerne i punti nascita – continua Monticelli – saremo a lavoro gia’ da domani. Con questo documento, invece, prodotto dalla maggioranza e sottoscritto da tutti i consiglieri, ribadiamo la necessita’ di andare avanti con il processo di riforme sulla sanita’, con l’obiettivo di uscire definitivamente dal Commissariamento e ristabilire il diritto dell’Abruzzo alla propria programmazione sanitaria”. “Il centrodestra – attacca Pietrucci – non provasse a strumentalizzare il voto del Consiglio regionale ed innanzitutto il mio voto. Io non sono come loro ne’ voglio essere come chi ha lasciato la sanita’ allo sbando e sottoposta oggi a censura da parte di Roma. Per essere chiari: se ci troviamo in questa situazione e’ solo grazie a loro, all’abbandono da loro perpetuato, che ha generato la conseguenza della situazione in cui oggi ci troviamo. Dunque io non partecipo alla menzogna, ne’ a diffondere false aspettative. Il mio obiettivo e’ quello di aprire i riflettori in particolare sulla delicata situazione di Sulmona, del suo punto nascita – che ritengo vada salvaguardato perche’ va considerato diverso dagli altri sottoposti a chiusura – e del suo comprensorio, ma cio’ non ci fa indietreggiare di un millimetro dall’obiettivo di porre fine all’onta del commissariamento. Dove Chiodi non e’ riuscito – conclude Pietrucci – noi riusciremo grazie ad una nuova programmazione, un nuovo patto della salute”.