L’AQUILA – Un Quagliarello a tutto campo quello visto oggi all’Aquila. Il ministro delle Riforme Istituzionali, a margine del suo intervento al convegno organizzato all’Aquila da Farmindustria, ha risposto ai giornalisti su svariati temi: dalla ricostruzione aquilana fino alla riforma elettorale. Parlando del tema del giorno, Quagliarello sottolinea come le biotecnologie sono il settore in cui si deve puntare molto per la ripresa del Paese: “In questo pezzo dell’Italia la ripresa economica ha un significato ancora più forte perché si innesta con una situazione di crisi che deve essere assolutamente sentita come crisi nazionale quindi come crisi che non appartiene solo a questo territorio ma a tutto quanto il Paese. L’Aquila e’ una ferita dell’Italia che il Governo deve risanare”.
Sollecitato sul tema terremoto, il ministro precisa che ci sarebbe una grande determinazione del Governo a trovare i fondi per la ricostruzione. “E’ evidente che quello e’ il problema non un problema, e i fondi sono ancora quelli stanziati dal Governo Berlusconi. Su questo abbiamo l’impegno di dare certezze sui tempi, sul flusso. E’ un impegno che non puo’ essere inteso come impegno di parte, ma se c’e’ un Governo di larghe intese questo e’ uno dei temi su cui le larghe intese si devono sviluppare”.
I giornalisti gli hanno chiesto poi quale pezzo della Costituzione italiana andrebbe riveduta: “Nel momento in cui le competenze sono passate dallo Stato agli enti locali, io credo che proprio l’esempio dell’Aquila ci fa capire quanto sia importante rivedere la forma di Stato e soprattutto dare competenze certe, perche’ soltanto se ci sono competenze certe ci possono anche essere responsabilita’ altrettanto certe e si possono evitare quelle dinamiche da scaricabarile”. “L’esempio aquilano – ha aggiunto il ministro – ci fa capire per quale motivo avere uno Stato funziona, avere le istituzioni che funzionano, non si tratta di un problema di mera ingegneria costituzionale ma di qualcosa che ha a che fare con il benessere delle popolazioni, dei cittadini italiani”.
“E’ chiaro – ha osservato – che lo Stato funziona male, forse qui all’Aquila ce se ne puo’ accorgere meglio che altrove ed e’ altrettanto chiaro che una riforma dello Stato porta un po’ piu’ di benessere per tutti quanti i cittadini italiani. Andremo avanti, questo ci chiedono gli elettori. Il messaggio che e’ arrivato dalle elezioni con l’alto tasso di astensionismo, e’ molto, molto chiaro”, ha infine osservato il ministro.
Infine una parola c’è stata anche sulla campagna elettorale per le regionali del prossimo anno.”Se la competizione elettorale serve ad essere piu’ attivi, a muoversi di piu’, ben venga. Quello che e’ importante e’ che non diventi tema di sterile polemica, soltanto al fine di mettere una bandierina prima dell’altro. Se invece la competizione e’ regolata e tiene conto che comunque stiamo parlando di un argomento che e’ il bene comune, allora su questo nulla da obiettare perche’ di questa competizione ne giovera’ L’Aquila e la ricostruzione”.