MONTESILVANO – Non si può certo dire che si respiri profumo di violette a Montesilvano. Infatti, la centralina per il rilevamento della qualita’ dell’ aria, l’unica presente sul territorio e situata in Corso Umberto I, nei primi 12 giorni dell’anno ha rilevato, in una scala da “pessimo” a “buono”, che l’aria respirata e’ risultata pessima o scadente in una percentuale superiore all’ 80 per cento dei giorni.
In base al livello degli inquinanti rilevati (tra cui biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, PM10 e PM2. 5) l’aria che i cittadini hanno respirato e’ risultata in 3 giorni “pessima”, in 7 giorni “scadente”, in un solo giorno “accettabile” e in nessun giorno “buona”. La giornata del 10 gennaio non presenta dati rilevati. Ne da’ notizia Corrado Di Sante (“In movimento per i beni comuni Rifondazione-Verdi”) facendo riferimento ai dati di sira.artaabruzzo.it.
Per quanto riguarda il 2013, aggiunge, sono stati 17 i giorni in cui a Montesilvano si sono superati i limite di legge per le concentrazioni del PM10 (la legge “tollera” 35 giorni di superamento). Inoltre per quanto riguarda le concentrazioni di PM2.5 sono stati 4 i giorni di superamento nel 2013.
“Tira davvero una brutta aria – commenta Di Sante. E’, quindi, necessario un monitoraggio reale e capillare della qualita’ dell’aria ed e’ bene che l’amministrazione comunali stanzi risorse di concerto con Arta e Regione per implementare la rete delle centraline. Bisogna ridurre la congestione e l’uso dell’auto privata in citta’, attraverso un mix di interventi. Serve un Piano della mobilita’ metropolitana e va approntato dal Comune uno strumento di pianificazione per ridurre l’impatto del traffico urbano sulla qualita’ dell’aria cittadina. La mobilita’ sostenibile e’ condizione indispensabile per una migliore qualita’ di vita”. Di Sante propone quindi di “destinare il nuovo tratto di corso Strasburgo esclusivamente al transito ciclopedonale”.