ROMA – “Il nostro candidato e’ Sergio Mattarella”. Lo annuncia Matteo Renzi all’assemblea dei Grandi elettori del Pd. “Etica, moralita’ e attenzione alla qualita’ che un istituzione come quella del Capo dello Stato puo’ rappresentare”: cosi’ il premier tratteggia il profilo del candidato per il Capo dello Stato. Renzi prima di indicare il nome di Mattarella ha ribadito che “sono tanti i candidati” che potevano essere chiamati in causa. “Sergio e’ una persona che molti di noi hanno imparato a conoscere per la sua storia personale, un uomo che ha vissuto anche con dolore personale la stagione delle stragi di mafia”, ha detto Renzi, illustrando i motivi per cui la scelta per il Quirinale e’ caduta su Sergio Mattarella.
“Sergio e’ un uomo della legalita’”. “Al Quirinale serve un candidato che sappia anche dire di no. Dopo la scelta del candidato c’e’ un vincolo di lealta’”. “Chiedo la massima franchezza: avere a cura il Quirinale significa dire che se falliamo questo passaggio non sara’ una normale sconfitta parlamentare.
E mentre il Pd tratteggia un grande profilo di valenza costituzionale che rappresenta l’unita’ della nazione, non ci puo’ essere spazio per i giochini sul dopo. Se si sceglie un candidato quello e’ del Pd e dopo non ce ne sono altri. Non possiamo bruciare nessuno, chi ha voglia di bruciare faccia un falo'”.
“Cio’ che e’ accaduta da quell’elezione del 2013 dimostra che se la politica fa il suo mestiere e se il Pd si assume la responsabilita’ di governare allora davvero la macchina si rimette in moto”, ha aggiunto Renzi ai grandi elettori del Pd.
“Sento emozione e responsabilita’ perche’ tocca a noi provare a dare una risposta alla vicenda istituzionale piu’ rilevante che la Costituzione prevede per il nostro Paese”, dice il premier riferendosi al voto di oggi sul Quirinale, “noi siamo responsabili in questo passaggio. Non si puo’ sciogliere una candidatura sulla base dell’esigenze di parte”, serve “una candidatura autorevole e che sia in grado di tenere la schiena dritta”, aggiunge il premier. “Oggi e’ l’occasione per cancellare lo smacco del 2013.
Tocca a noi. Non e’ un atto di arroganza del Pd proporre un nome, e’ la richiesta proveniente da tutte le forze politiche”, partendo dall’assunto che “il Pd rappresenta oltre il 45% dell’assemblea dei grandi Elettori”, spiega Renzi.
E mentre il Pd tratteggia un grande profilo di valenza costituzionale che rappresenta l’unita’ della nazione, non ci puo’ essere spazio per i giochini sul dopo. Se si sceglie un candidato quello e’ del Pd e dopo non ce ne sono altri. Non possiamo bruciare nessuno, chi ha voglia di bruciare faccia un falo'”.
“Cio’ che e’ accaduta da quell’elezione del 2013 dimostra che se la politica fa il suo mestiere e se il Pd si assume la responsabilita’ di governare allora davvero la macchina si rimette in moto”, ha aggiunto Renzi ai grandi elettori del Pd.
“Sento emozione e responsabilita’ perche’ tocca a noi provare a dare una risposta alla vicenda istituzionale piu’ rilevante che la Costituzione prevede per il nostro Paese”, dice il premier riferendosi al voto di oggi sul Quirinale, “noi siamo responsabili in questo passaggio. Non si puo’ sciogliere una candidatura sulla base dell’esigenze di parte”, serve “una candidatura autorevole e che sia in grado di tenere la schiena dritta”, aggiunge il premier. “Oggi e’ l’occasione per cancellare lo smacco del 2013.
Tocca a noi. Non e’ un atto di arroganza del Pd proporre un nome, e’ la richiesta proveniente da tutte le forze politiche”, partendo dall’assunto che “il Pd rappresenta oltre il 45% dell’assemblea dei grandi Elettori”, spiega Renzi.
Forza Italia votera’ scheda bianca al primo scrutinio. L’indicazione e’ arrivata dai vertici del partito ai grandi elettori Fi.
Un lungo faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano si e’ appena concluso. Secondo alcune fonti, l’incontro si sarebbe svolto a casa di Alfano. Berlusconi, quindi, non partecipera’ alla riunione delle due delegazioni di FI e Ap, che si sono viste confermando le criticita’ sul metodo scelto da Renzi per il candidato al Colle. I due leader, viene riferito, nell’incontro riservato che hanno avuto oggi all’ora di pranzo per un’ora, avrebbero ribadito la loro posizione di contrarieta’ su come Renzi e’ giunto alla scelta di candidare Mattarella. Berlusconi arrivera’ intorno alle 16 alla Camera, dove si riuniranno i grandi elettori azzurri. Al momento, c’e’ l’indicazione per Forza Italia di votare scheda bianca al primo scrutinio.
Poco prima, il capogruppo al senato di FI, Paolo Romani, chiude va a qualsiasi margine di appoggio a Mattarella: “Direi proprio di no”, ha spiegato Romani, quella di Renzi “e’ una forzatura che giudichiamo inaccettabile” aggiunge. “Il patto e’ sulle riforme. La forzatura di Renzi potrebbe avere qualche impatto sulle riforme”. E ancora: “Oggi siamo alla rottura di un metodo” sul Quirinale e “giudichiamo il percorso negativo”. Fonti autorevoli di Area Popolare, i cui vertici sono riuniti da questa mattina, riferiscono che l’orientamento di Ap e’ di votare scheda bianca, anche negli scrutini successivi.
Mattarella ha i voti per essere eletto anche senza Ap, spiegano le stesse fonti, e non vi e’ nulla contro la persona, ma non viene “apprezzata la scelta politica”. I vertici di FI, invece, stanno ancora ragionando sul da farsi, ma sembra permanere una contrarieta’ sul nome di Mattarella. Qualora, quindi, FI dovesse orientarsi per il voto contrario, allora si spaccherebbe il fronte comune Ap-FI portato avanti sinora. Ma le stesse fonti di Ap spiegano che si sta cercando di far convergere Berlusconi sulla scelta della scheda bianca.
I ‘grandi elettori’ Pd hanno ricevuto, stando a quanto riferiscono fonti parlamentari, l’indicazione di votare “senza eccezione alcuna” scheda bianca al primo scrutinio nel voto per il Presidente della Repubblica. In ogni caso il premier e’ determinato ad andare al braccio di ferro con FI. Per ora la posizione degli azzurri e’ quella di un no, ma anche oggi si continua a trattare con il Cavaliere. “Difficile pero’ che possa cambiare qualcosa in giornata”, riferiscono fonti parlamentari azzurre che ribadiscono come il patto del Nazareno comunque prevedeva un nome non ostile per il Colle. E Mattarella per ora viene percepito come tale, a meno di nuove indicazioni del Cavaliere.
Al via dunque le procedure per le votazioni. Una votazione oggi, due domani: cosi’ il Parlamento si prepara ad eleggere il sostituto di Giorgio Napolitano. Forza Italia, insieme al Movimento 5 stelle, questa mattina ha chiesto di mantenere la segretezza del voto. Ovvero niente ‘escamotage’, come e’ successo anche per l’ultima elezione del Capo dello Stato. Ma il presidente della Camera ha ribadito di voler rispettare la prassi.
Anche Sel converge sulla candidatura di Sergio Mattarella. Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e liberta’, lo ha detto ai cronisti a Montecitorio: “Se tra qualche minuto dal Pd venisse la proposta di Sergio Mattarella, noi la valuteremmo come un fatto positivo. La statura politica, morale e la caratura democratica di Mattarella e’ quanto di piu’ lontano dal patto del Nazareno”. “Per noi – ha aggiunto Vendola – sarebbe raggiunto l’obiettivo di questa complessa e delicata partita, quello di non proiettare sugli schermi del Quirinale il brutto film intitolato ‘Patto del Nazareno'”. Paolo Naccarato, senatore del gruppo Gal, in una nota afferma: “Bisogna dare atto a Matteo Renzi di aver individuato in Sergio Mattarella un Presidente della Repubblica di enorme levatura istituzionale e politica e con un profilo personale davvero ineccepibile, che votero’ con convinzione ed orgoglio. Sono certo che il Presidente Silvio Berlusconi dimostrera’ ancora una volta di avere a cuore il futuro del Paese – da uomo di Stato quale egli e’ – dando indicazioni di voto senza ulteriori indugi”.