PESCARA – A Pescara e Provincia si punta sulla differenziata. Puntare sul riciclaggio riducendo il pattume è una delle finalità contenute nel Piano provinciale gestione rifiuti 2011-2015 della Provincia di Pescara pubblicato sul Bura. A parlarne sono stati oggi il presidente della Provincia Guerino Testa e l’assessore Mario Lattanzio. I due hanno commentato che si tratta di uno strumento snello e dinamico, al passo con la normativa e con obiettivi lungimiranti.
Il territorio della Provincia di Pescara viene suddiviso, con questo Piano (il precedente era del 2003), in quattro aree: la costa (area A), la media valle della Pescara (area B), l’ area vestina (area C) e l’area pedemontana (area D), ha spiegato Testa. Tra gli obiettivi principali indicati nel Piano ci sono l’aumento della raccolta differenziata e il riciclaggio dei materiali recuperabili. I dati indicano bene il traguardo previsto. Nel 2010 le percentuali di raccolta differenziata erano pari rispettivamente al 27, al 42, al 23 e al 22 per cento, in ciascuna delle quattro aree, ma entro il 2015 questi valori dovranno raggiungere, nell’ordine, il 55, il 70, il 65 e il 65 per cento, stando alle previsioni della legge e alle indicazioni del Piano.
Per ridurre i rifiuti tradizionalmente intesi e incrementare la percentuale di differenziata vengono indicate una serie di attivita’ da intraprendere. Per quanto riguarda l’impiantistica per il trattamento, gli impianti contemplati nel Piano sono i centri di raccolta, le stazioni ecologiche, le piattaforme, un impianto di compostaggio e di selezione/biostabilizzazione e impianti di discarica residuale. Per questi ultimi il Piano non indica dei siti precisi ma delle aree potenzialmente idonee per cui dovra’ essere il soggetto gestore (Ambiente spa) come specificato dalla Regione Abruzzo – ad indicare il sito dove realizzare l’impianto di discarica residuale, o gli impianti. Infine per incrementare il compostaggio la Provincia ha gia’ erogato 250 mila euro ai Comuni dell area Vestina e Majella (finanziando le compostiere domestiche) mentre per la realizzazione degli impianti sara’ chiesto alla Regione di accedere ai fondi esistenti per questo settore (35 milioni di euro).