L’AQUILA – Mentre in Italia i reati denunciati confermano il calo del -2,4%, tutte le province abruzzesi figurano tra le prime dieci nella classifica delle denunce per usura. Secondo la rilevazione del Sole 24Ore, utilizzata successivamente come indicatore nelle graduatorie sulla Qualità della vita 2019, nella Penisola sono le grandi aree metropolitane e le province ad alta presenza turistica a far registrare una maggiore concentrazione di illeciti, confermati comunque in calo generale.
La diminuzione dei delitti denunciati riguarda anche l’Abruzzo; resta comunque il primato di Pescara, al 27° posto della classifica nazionale, ma con un significativo -6,9%. A seguire c’è Teramo, 49esima con -3,9%; Chieti, 89esima, -8,9% e infine L’Aquila, al 101° posto con il numero di denunce in calo del 6,1%.
In Italia aumentano anche lo spaccio di stupefacenti (+2,8%) e le estorsioni (+17%), settori della criminalità in cui l’Abruzzo risulta purtroppo allineato al resto del Paese: Pescara è all’ottavo posto nella graduatoria delle estorsioni (+ 23,%) e al decimo in quella degli stupefacenti (+9,1%). Ma è solo nella graduatoria riservata all’usura che, purtroppo, figurano tutte e quattro le province abruzzesi, con L’Aquila e Teramo addirittura al terzo e al quarto posto, dopo Novara e Napoli, Chieti al nono e Pescara al quindicesimo.
La fotografia scattata dal Sole 24 ore alle 107 province italiane evidenzia che, ogni giorno, vengono denunciati circa 6.500 reati, con un calo su base annuale del 2,4%. La maglia nera per numero di reati denunciati nel corso del 2018 spetta Milano, che con 7.017 denunce ogni 100mila abitanti mantiene la leadership ma è in calo (-5,2%) rispetto all’anno precedente. Subito dietro Rimini e provincia, con 6.430 reati denunciati, e Firenze, con 6.252 denunce (+9,5% rispetto a quelle depositate nel 2017).
In linea con i tempi che viviamo, in Italia aumentano in maniera esponenziale le denunce per frodi informatiche (+15%), reato che però – per fortuna – non vede alcuna città abruzzese tra le prime dieci.
I territori meno esposti alla criminalità sono Oristano, ultima con 1.493 denunce registrate ogni 100mila abitanti , Pordenone (2.125) e Benevento (2.128). Il numero dei reati denunciati è basso e sta diminuendo progressivamente a Pordenone e provincia (-2,8%), Oristano e Benevento (-8,2% e -10,9%). Infine a Roma, sesta nella classifica generale, detiene un altro primato negativo: reati di produzione, traffico e spaccio di droga, aumentati del 10,9% rispetto al 2017.