L’AQUILA – Amministratori, giovani del territorio e, ovviamente, esponenti dei Club Forza Silvio. Tutte persone che, in Provincia dell’Aquila, hanno intenzione di “guardare oltre, coinvolgere tutti i moderati e gli spiriti liberali e puntare su volti e capacità nuove”. E ancora “battersi per istituzioni più leggere e meno opprimenti, capaci di ridurre la pressione fiscale e liberare risorse per investire, crescere e creare nuova occupazione”. Sono state queste le parole d’ordine emerse durante una prima riunione di una trentina di presidenti del movimento politico del Cavaliere.
Antonio Morgante, candidato nella lista di Forza Italia della Provincia dell’Aquila alle prossime elezioni regionali, ha sottolineato la necessità di “ripartire dai bisogni delle classi produttive del nostro comprensorio, che siano essi lavoratori autonomi o dipendenti. Gli enti, dai Comuni allo Stato, passando per province e regioni, devono essere leggeri, e puntare su grandi progetti, su una forte riduzione delle imposte e su un deciso sfoltimento della burocrazia”.
Per quanto riguarda il fronte politico è emersa la volontà di rivitalizzare l’area più liberale del partito. Le recenti nomine a livello provinciale e regionale hanno ristabilito i normali equilibri nel partito, messi in soffitta per qualche mese, ma bisogna andare oltre e lavorare intensamente sui molti giovani che seguono il partito e sulle numerose personalità che hanno fatto grande Forza Italia già dal 1994 e che ora si sentono poco coinvolte.
I presidenti dei Circoli, con gli amministratori e i giovani militanti di Forza Italia, hanno ufficialmente chiesto a Morgante di impegnarsi a portare nelle sedi regionali le diverse istanze del territorio nonché a vivere il traguardo del 25 maggio non come un punto di arrivo, ma come momento da cui cominciare a ricostruire e rilanciare un progetto politico per Forza Italia fondato sul rinnovamento delle classi dirigenti, sul merito e sull’impegno fattivo e concreto in Consiglio regionale, i cui risultati devono essere riportati periodicamente ai circoli e al territorio. Tutti hanno poi evidenziato la necessità di coinvolgere costantemente e organicamente gli amministratori locali, gli organismi di partito territoriali e gli elettori nelle decisioni politiche e amministrative.
Morgante ha poi concluso invitando a fare uno sforzo di coesione a livello provinciale, sottolineando che “le risorse di cui l’Abruzzo potrà disporre nei prossimi anni, anche grazie all’accortezza e lungimiranza del governo regionale uscente, saranno ingenti e ciò deve obbligarci a cominciare a ragionare in termini di provincia, evitando che la Marsica, l’Aquilano e la valle Peligna continuino a marciare separati. Altrimenti le zone costiere, vantando un compattezza storica e consolidata, faranno ancora la parte del leone”.