MILANO – Spread in deciso rialzo, euro ai minimi e Borse in forte calo con Francoforte che precipita e Milano che, dopo le pesantissime perdite della mattinata, chiude in calo di oltre il 2,5%. Il temuto lunedì dei mercati dopo il venerdì nero, ha rispettato alla lettera il copione previsto nel week end con ancora una volta al centro delle paure la Spagna sempre più calata nel ruolo del prossimo paese costretto a chiedere il salvataggio a Fmi, Bce e partner europei. Uno scenario che sta decisamente preoccupando i mercati e i loro regolatori come testimonia la decisione della Consob di proibire le vendite allo scoperto dei titoli di banche e assicurazioni e quella dell’omologo organismo di controllo spagnolo che ha deciso il medesimo divieto per i prossimi tre mesi. Mosse rivelatesi efficaci e che hanno contribuito al contenimento delle perdite per entrambi i listini.
Che la giornata sia stata di quelle decisamente delicate lo conferma l’andamento del mercato dei debiti sovrani. Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco è salito fino a 529 punti base, prima di ritracciare a 517 punti, con il rendimento del decennale italiano al 6,3%. Lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund è a quota 630 punti (rendimento al 7,4%, ai massimi storici). Crolla all’1,2% il rendimento dei bund. E proprio oggi la Germania ha venduto titoli di Stato a un anno (Bubill) per 2,7 miliardi di euro, con rendimenti negativi e forte domanda. Il rendimento medio è sceso a -0,054%, la domanda ha raggiunto i 6,3 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’importo massimo in offerta di 3 miliardi.
Sul fronte azionario Milano ha chiuso in ribasso del 2,76% dopo essere arrivata a perdere anche il 5%. A indossare la maglia nera è stata invece Francoforte, dove il Dax ha perso il 3,18%. A Parigi il Cac 40 è sceso del 2,89%. E’ arretrato infine del 2,09% l’Ftse 100 di Londra. Benino Madrid che chiude in flessione solo dell’1,1%. La borsa di Atene invece ha chiuso in calo di oltre l’8% alla vigilia dell’arrivo ad atene degli ispettori della troika (Fmi, Bce e Commissione europea). Pesante anche Wall Street il Dow Jones cede l’1,2%, il Nasdaq l’1,9% e lo S&P l’1,5%