ROMA – “Il governo non ha bisogno di rassicurare i partner europei sulla solidità delle finanze pubbliche italiane ma andrà avanti con le politiche di stimolo della crescita e dell’occupazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo che ieri la Commissione europea ha retrocesso l’Italia nel club dei Paesi con “squilibri macroeconomici eccessivi”, assieme a Croazia e Slovenia.
“Non abbiamo rassicurazioni da dare”, ha detto l’ex sindaco di Firenze al termine del Consiglio Ue sulla crisi ucraina, rispondendo alla domanda di un cronista che chiedeva se avesse dato rassicurazioni ai colleghi europei dopo i rilievi di ieri. L’esecutivo comunitario lamenta che la correzione del saldo strutturale sia insufficiente a ridurre l’elevato debito pubblico italiano alla luce dei nuovi e più severi parametri del Fiscal compact.
“L’Italia sa da sola cosa deve fare: lo deve fare per il futuro dei propri figli e lo farà, consapevole che oggi la priorità è la crescita e il lavoro, lavoro e crescita”, ha detto Renzi smentendo l’immagine del governo che arriva a Bruxelles a “prendere i compiti da fare”.