
ROMA – “Nel nostro G7 terremo insieme sogno e concretezza. Farlo in Sicilia non è un caso. La Sicilia della Magna Grecia, della bellezza, della filosofia, del barocco ma anche del volontariato e del farsi carico degli altri”. Così il premier Matteo Renzi nella conferenza conclusiva del G7. in Giappone.
“Ho sottolineato anche oggi il nostro approccio. Di fronte alle grandi incertezze del tempo non basta una risposta securitaria, ma ne serve anche una cultura le: un euro in sicurezza, un euro in cultura». È un «taglio molto italiano» che «costituirà la base del G7 siciliano del prossimo anno», ha aggiunto il premier confidando un’esperienza personale. «A me fa un po’ effetto stare al G7 a parlare di obiettivi del Millennio: ho iniziato la mia esperienza occupandomi, in vista del Giubileo del 2000, proprio di obiettivi del Millenium, quando un’icona come Giovanni Paolo II e una serie di leader politici si assunsero la responsabilità di dare quello sguardo sul mondo. Essere oggi a quel tavolo mi fa pensare che gli obiettivi del Millennium, anche se riscritti negli ultimi anni, non hanno perso la loro attualità: questa generazione nel bene e nel male sta facendo uscire dalla fame 1 miliardo di persone. Per la prima volta dopo anni c’è un impressionante riduzione della povertà”.