PESCARA – Una giornata ricca di impegni quella abruzzese di Matteo Renzi. Il Premier prima a Spoltore ha inaugurato la scuola media Dante Alighieri. In precedenza è intervenuto al Marina di Pescara e poi subito dopo All’Aurum dove alla presenta di numerosi amministratori del territorio e i rappresentanti del mondo imprenditoriale ha sottoscritto le convenzioni per il Masterplan per l’Abruzzo.
“Ogni anno l’Italia da alla Ue 20 miliardi e ne riceve indietro 12, perché siamo generosi ma anche perché siamo un grande Paese. Ora almeno chiediamo che i soldi per l’edilizia scolastica restino fuori dal patto di stabilità” ha detto il premier inaugurando la scuola media Alighieri. “Nonostante questa nostra generosità non riceviamo nessun aiuto sull’immigrazione, ed è una cosa vergognosa – ha poi detto Renzi rivolgendosi ai ragazzi – perché noi quelle persone dobbiamo salvarle quando arrivano dal mare. Non credete a chi vi dice il contrario, si salvano sempre. Ecco perché chiediamo che almeno i soldi per l’edilizia scolastica siano fuori dal patto”.
Durante la cerimonia Renzi si è rivolto ai numerosi genitori presenti per invitarli “ad avere un atteggiamento di dialogo con gli insegnanti. La nostra generazione aveva un atteggiamento di rispetto nei loro confronti, mentre oggi c’è un atteggiamento un po’ ondivago, capita a volte – ha proseguito Renzi – che quando un alunno viene redarguito da un’insegnate si tende ad essere più comprensivi nei confronti del figlio che del maestro. Bisogna invece riconoscere il ruolo sociale e dare maggiore attenzione agli insegnanti”. Il premier ha poi lanciato una battuta ai ragazzi spiegando che “la scuola è vostra, è molto bella, nel mettere i soldi per ristrutturarla abbiamo solo fatto il nostro dovere, ma ora vi chiediamo: tenetela bene”.
Subito dopo il Presidente del Consiglio si è recato all’Aurum di Pescara per un incontro con i politici e gli amministratori del territorio. “In Europa i Paesi dell’Est europeo salvati dai Paesi fondatori, a 27 anni dalla caduta del muro di Berlino, immaginano di innalzare nuovi muri mettendo al centro il loro sguardo talvolta egoista rispetto alla costruzione di una comuunità solidale” ha affermato il premier. L’Italia può tornare ad “essere protagonista anche sulla scena internazionale se smettiamo di litigare e poniamo fine alle divisioni interne guardando avanti con speranza” ha aggiunto ancora Renzi.
Intanto in città il movimento per il No al referendum faceva sentire la sua voce. Centinaia di manifestanti si sono ritrovati in Piazza Sacro Cuore a Pescara per dar vita alla contromanifestazione. In precendenza un centinaio di manifestanti davanti al teatro Circus di Pescara, con cori all’indirizzo del premier, insulti e ‘Bella Ciao’ hanno dato vita ad un momento di contestazione.
Ventotto sono le sigle che hanno dato l’adesione alla manifestazione che da Piazza Sacro Cuore si è snodata per le vie del centro. In tanti, muniti di fischietti, striscioni e cartelli, al grido di ‘vergogna, vergogna’, hanno manifestato il proprio dissenso. Renzi, è stato detto, “con decreti e leggi ordinarie in questi due anni ha tolto diritti e precarizzato tutta la vita dei cittadini. Salviamo l’Abruzzo ed i diritti sociali dall’aggressione scatenata delle politiche del Governo Renzi contro l’ambiente e lo stato sociale, è stato ribadito. Siamo scesi in piazza per la nostra terra e la difesa della Costituzione dalla deforma Governativa che favorisce i potenti e le opere dannose sul territorio”. A tenere d’occhio il corteo, regolarmente autorizzato dalla Questura di Pescara, gli agenti della Polizia.