ROMA – “E’ il primo giorno di lavoro del nuovo anno. Non c’è tempo da perdere: oggi presentiamo alcune proposte del Pd”. Esordisce in questo modo il segretario del Pd Matteo Renzi in un tweet di stamane con un link alla sua enews. E affronta subito il nodo del Porcellum: sulla legge elettorale: «rinunciamo a formulare la nostra proposta ma offriamo diversi modelli alle forze politiche che siedono insieme a noi in Parlamento», scrive Matteo Renzi. Tre i modelli: quelli della legge elettorale spagnola; della legge Mattarella rivisitata; e del doppio turno di coalizione dei sindaci. «Nella lettera – scrive Renzi – che vi allego in anteprima, fedele al rapporto particolare che ci lega ormai da 380 enews, propongo tre possibili soluzioni alle altre forze politiche sulla legge elettorale. Togliamo gli alibi agli altri: sono tre soluzioni molto diverse l’una dall’altra ma tutte e tre con la fondamentale caratteristica di rispettare il mandato delle primarie dell’8 dicembre che costituisce il riferimento fondamentale mio e del PD».
Poi Renzi illustra sommariamente i tre modelli: la riforma sul modello della legge elettorale spagnola. Divisione del territorio in 118 piccole circoscrizioni con attribuzione alla lista vincente di un premio di maggioranza del 15% (92 seggi). Ciascuna circoscrizione elegge un minimo di quattro e un massimo di cinque deputati. Soglia di sbarramento al 5%. In secondo luglio la riforma sul modello della legge Mattarella rivisitata: 475 collegi uninominali e assegnazione del 25% dei collegi restanti attraverso l’attribuzione di un premio di maggioranza del 15% e di un diritto di tribuna pari al 10% del totale dei collegi. E infine la riforma sul modello del doppio turno di coalizione dei sindaci: chi vince prende il 60% dei seggi e i restanti sono divisi proporzionalmente tra i perdenti. Possibile sia un sistema con liste corte bloccate, con preferenze, o con collegi. Soglia di sbarramento al 5%.
Sulle tre proposte di riforma della legge elettorale il Pd chiede «certezza dei tempi e trasparenza nel percorso: la politica non può più fare passi falsi. Nella prossima settimana sarà nostra cura chiedere appuntamenti bilaterali a chi di voi sarà disponibile a incontrarsi». Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews. «L’obiettivo – spiega – sarà capire in modo semplice e trasparente se esiste la possibilità di chiudere rapidamente un accordo istituzionale» perché «volendo, in qualche ora si chiude tutto».
Nel patto di coalizione il Pd chiederà «che ci sia un capitolo Diritti Civili» con le modifiche alla Bossi Fini, le unioni civili per persone dello stesso sesso, la legge sulla cooperazione internazionale, i provvedimenti per le famiglie e una disciplina più efficace delle adozioni. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.