L’AQUILA – E’ finalmente pronto il nuovo auditorium aquilano. A più di tre anni dal sisma del 2009 la struttura sarà riconsegnata alla città. Per l’occasione domenica 7 ottobre alle 18, l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado inaugurerà la struttura con un concerto straordinario alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La prova generale, che si terrà alle 10,30, sarà aperta al pubblico. Il maestro Abbado, ha messo a punto per l’occasione un ensemble di poco più di 30 elementi, in cui spiccano le prime parti Raphael Christ (violino), Alois Posch (contrabbasso), Jacques Zoon (flauto), Reinhold Friedrich (tromba). Si tratta di una sorta di anteprima di quello che sara’ il lungo tour che partirà da Bologna il 29 novembre per toccare poi Monaco, Francoforte, Baden Baden, Genova e Palermo.
L’auditorium è stato progettato dal Renzo Piano Building Workshop in collaborazione con lo studio Atelier Traldi e costruita grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Trento. Nasce accanto al Castello Spagnolo cinquecentesco, un luogo tradizionalmente destinato alla musica. E’ costituito da tre cubi di legno di dimensioni differenti, dislocati uno accanto all’altro in modo irregolare. Il cubo centrale, piu’ grande, corrisponde alla sala dell’Auditorium, che puo’ ospitare 250 spettatori e un’orchestra di circa 40 musicisti. La struttura e’ polifunzionale e permettera’ anche la realizzazione di conferenze e videoproiezioni all’interno e all’esterno dell’edificio. Alcuni servizi primari come caffetteria e bookshop renderanno il luogo ampiamente fruibile.
La struttura e’ interamente costruita in legno, il celebre “abete rosso di risonanza” del Trentino, materiale che ha ottime qualita’ acustiche e antisismiche e che permette un elevato grado di prefabbricazione, consentendo una ricostruzione veloce e poco invasiva sul territorio. La realizzazione ha previsto, come indicato nel bando di gara, il coinvolgimento di giovani studenti aquilani in cantiere. L’opera verra’ rimossa quando il Castello, una volta restaurato, potra’ nuovamente ospitare al suo interno le attivita’ musicali. Alla base del progetto c’e’ l’intento di ritrovare riferimenti urbani e sociali perduti, al fine di ricreare un luogo di aggregazione il piu’ prossimo possibile a quello che era stato il naturale centro della citta’. E’ stata cosi’ concepita una piazza urbana con un “magnete” attrattivo, uno spazio destinato alla cultura che potesse diventare anche un luogo di incontro per le diverse attivita’ sociali.