
L’AQUILA – Non è ancora chiara la vicenda relativa alle new town. In particolare le carenze strutturali ci sono ed ora qualcuno dovrà riconoscere le proprie colpe. Due giorni fa Cialente ha scritto al premier Renzi e al capo del Governo, Napolitano, ma anche alla Protezione civile che del progetto Case è stato il soggetto appaltante, alla quale ha chiesto di occuparsi “dei controlli su tutto il complesso, Map e Case”.
La questione al centro delle preoccupazioni per l’ amministrazione comunale è quella dei 22 edifici difettosi costruiti in diverse new town, uno dei quali, a Cese di Preturo, dove il 2 settembre è avvenuto il crollo del balcone difettoso, proprio in questi giorni viene evacuato. Mentre il Comune punta il dito contro il Dipartimento e contro la ditta che realizzò gli edifici, arriva una risposta secca proprio dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Parole che non lasciano sperare in margini di confronto e che, anzi, rimandano la “patata bollente” nelle mani del Comune.
Cialente, come se non bastasse, ha deciso di scrivere anche al neo presidente della Commissione europea, ai commissari, al presidente del Parlamento europeo, ai parlamentari europei, ai capi di Stato e di governo dei Paesi dell’unione europea lanciando una sorta di “Sos” per la ricostruzione dell’Aquila. Ricostruzione per la quale occorrono ancora ingenti risorse. Cio’ che in sostanza chiede il primo cittadino – il quale ricorda che L’Aquila e’ la quarta citta’ universitaria d’Italia e seconda citta’ d’Italia per numero di edifici storici vincolati dal ministero dei Beni culturali – e’ che l’Europa consenta all’Italia di contrarre un mutuo anche se si andrebbe a sforare il limite imposto dai vincoli di finanza pubblica.
Sull’argomento interviene Guido Quintino Liris, vicepresidente regionale di Forza Italia e Capogruppo azzurro in Consiglio comunale, che dà ragione a Cialente: “Renzi e il PD sono nemici dell’Aquila. Ed e’ la prima volta che il sindaco in maniera oggettiva e sincera parla dei problemi della Ricostruzione”. “Renzi – prosegue – da due anni declina l’invito, aveva indicato settembre, e poi meta’ ottobre quali possibili momenti utili del suo arrivo nella nostra citta’: ancora una volta – rileva liris – la visita e’ stata rinviata. E’ doloroso e assurdo dare ragione a Massimo Cialente, ma e’ sotto gli occhi di tutti la dura verita’: al Governo non frega niente dell’Aquila”.