L’AQUILA – Solo poche righe. Tanto basta al coordinatore dei sindaci delle aree omogenee, Emilio Nusca per comunicare le proprie intenzioni. Lo fa attraverso una inviata a una ventina di primi cittadini, incitandoli ad “unire le forze e le idee” per dare una sterzata all’attuale impasse. In particolare Nusca fa riferimento alla presunta situazione di stallo che è conseguita dopo l’elezione di Legnini alla vicepresidenza del Consiglio Superiore della Magistrtura. Elezione che avrebbe lasciato un vuoto a livello di rapporti diplomatici e di relazioni tra L’Aquila e il Governo Renzi.
In concreto, ci sarebbe ora un blocco di una serie di questioni aperte legate alla ricostruzione dei 56 Comuni del cratere sismico.
“Ora che non c’è più Legnini a fare da filo conduttore e mediatore tra le vicende aquilane e Roma viene a mancare colui che si è sempre occupato, con questo governo ma anche con il precedente, di tenere le fila delle risorse e di questioni importanti come la Legge per la ricostruzione. Quel che resta da fare è chiamare a raccolta tutti gli onorevoli e i senatori abruzzesi che siedono in Parlamento”. Appuntamento dunque lunedì 20 ottobre all’Ufficio speciale per la ricostruzione a Fossa.