L’AQUILA – Per la ricostruzione arriverà dall’Europa oltre un miliardo di euro. Il Parlamento Ue ha approvato oggi in via definitiva lo stanziamento di 1,2 miliardi per 140 comuni delle 4 regioni italiane, Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo, colpite dai sismi dell’agosto ed ottobre 2016 e del gennaio 2017. I fondi del FSUE potranno essere utilizzati per le operazioni di ricostruzione, di emergenza e di bonifica e per la protezione dei monumenti.
L’Italia è già il principale beneficiario del Fondo di solidarietà, avendo ricevuto sin dalla sua creazione 15 anni fa finanziamenti UE pari a 1,3 miliardi di euro. L’Italia ha chiesto un anticipo di 30 milioni di euro (importo massimo possibile) che è stato concesso dalla Commissione europea il 29 novembre 2016 e versato integralmente. Tra la fine di agosto 2016 e la metà di gennaio 2017, una serie di terremoti seguita da numerose scosse di assestamento, ha colpito vaste aree della catena appenninica dell’Italia centrale, in particolare le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Il relatore Giovanni La Via (PPE, IT) ha detto: “L’UE ha promesso di aiutare l’Italia ad affrontare questa tragedia; sono orgoglioso di affermare che stiamo compiendo progressi in questo senso. 1,2 miliardi di euro è il maggiore utilizzo mai compiuto del Fondo di solidarietà dell’UE, che saranno utilizzati per aiutare le popolazioni di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, drammaticamente colpite dai terremoti, a pianificare un nuovo futuro. Contribuiranno alla ricostruzione intrapresa dal nostro governo e dalle autorità locali”. Il FSUE – conclude la nota – è stato istituito in risposta alle disastrose inondazioni che colpirono l’Europa centrale nell’estate del 2002. Da allora, per i lavori di riparazione successivi a 76 catastrofi in almeno 24 Paesi dell’UE – tra cui inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità – sono stati stanziati aiuti per un totale di oltre 5 miliardi di euro.