L’AQUILA – La gara per l’affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009 è stata al centro dell’attenzione del blitz dei carabinieri a palazzo Silone all’Aquila, sede della Giunta regionale.
Una ventina i carabinieri impegnati su richiesta della Procura dell’Aquila, secondo quanto appreso, che hanno occupato l’intero settore Patrimonio sequestrando una serie di documenti ritenuti utili alle indagini. Nei mesi scorsi la gara per l’appalto pubblico da 13 milioni di euro è stata aggiudicata alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia. La ditta molisana ha operato un ribasso del 35,017%, di più di quanto siano riuscite a fare le altre due ditte giunte al secondo e terzo posto.
L’opera, particolarmente complessa, riguarda uno dei palazzi simbolo della politica regionale, sede della Presidenza, fortemente danneggiato dal sisma del 2009 per oltre 9 milioni di euro. Dei 13 milioni stanziati per la sua ristrutturazione 3 sono giunti dalla rimodulazione dei finanziamenti del primo programma stralcio per la ricostruzione, ed altri 10 dalla delibera Cipe del marzo 2012.
Il bando era stato pubblicato a maggio del 2015 e l’assegnazione risale allo scorso 14 novembre. Al vaglio degli inquirenti tutto l’iter di affidamento dei lavori, dalla presentazione delle offerte, 30 in totale, diventate poi 29 per l’esclusione di un’Ati formata da tre aziende aquilane. Due le commissioni istituite, una di carattere amministrativo presieduta dalla dirigente regionale Eliana Marcantonio, ed una tecnica composta Giancarlo Misantoni, dirigente del servizio Genio Civile di Teramo; l’architetto Roberto Guetti e l’ingegnere Silverio Salvi.
Sull’argomento ha subito preso posizione il presidente D’Alfonso dichiarandosi estraneo. E’ lo stesso presidente, attraverso un comunicato stampa, ad annunciare la notifica della proroga delle indagini a suo carico: “Questa mattina sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali. Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: Il cantiere dei lavori di Palazzo Centi all’Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la città di Penne; interventi – al momento solo quantificati e ipotizzati come priorità a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini – di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara”.