L’AQUILA – “Siamo riusciti a far comprendere che la ricostruzione è stata sbloccata, che noi siamo pronti con i progetti e con un preciso cronoprogramma. Adesso servono risorse subito”. Lo ha detto soddisfatto il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente al termine dell’incontro, a palazzo Chigi, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, con il capo dipartimento del Ministero per la Coesione Territoriale Aldo Mancurti e con il capo ufficio di Gabinetto del ministero Alfonso Celotto.
“Il sottosegretario Catricalà ha accolto la richiesta di circa 1 miliardo per il 2013 – ha proseguito Cialente – da stanziare subito con un decreto, a copertura del fabbisogno, per l’anno in corso, del Comune dell’Aquila e di quelli del cratere. A questa cifra andranno ad aggiungersi le somme necessarie a completare la ricostruzione e per la copertura del cronoprogramma, da inserire nella legge di stabilità nazionale a fine anno. Con i primi fondi riusciremo a far partire quei cantieri fermi a causa dell’insufficienza di risorse e a sbloccare quelli giá avviati per cui, con i fondi attualmente disponibili, non riusciamo neanche a pagare gli stati di avanzamento lavori. In tutto – ha precisato Cialente- oltre 800 milioni di euro, indispensabili per far ripartire la ricostruzione e per liberare risorse dall’assistenza alla popolazione. Come ho spiegato al sottosegretario Catricalà, che ha colto perfettamente il messaggio, finora la ricostruzione e’ stata bloccata dalla farraginosità dei processi amministrativi, per cui, pur avendo disponibilità di fondi, non si riuscivano a spenderli. Ora, invece, ci troviamo nella situazione contraria. Il cambio di governance ha impresso finalmente un’accelerazione e segnato un deciso cambio di passo nella ricostruzione, per cui siamo pronti con i progetti e con il cronoprogramma, approvato dal Consiglio comunale, ma siamo fermi per mancanza di liquidità”.
“L’impegno del Governo – ha proseguito il sindaco – e’ stato dunque quello di procedere subito con un decreto, per dare ossigeno alla ricostruzione e consentire di ripartire con i cantieri. Per parte mia, ho giá parlato con il segretario generale del Quirinale per verificare che il decreto possa essere firmato in questi giorni dal Presidente Napolitano”. “Una nota per me dolente c’e’ stata solo al termine dell’incontro. Mentre uscivo – ha concluso Cialente – ho infatti incrociato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, che doveva incontrare il sottosegretario Catricalá sui problemi del terremoto emiliano, cosa che ha reso ancor piu’ evidente l’assenza dai tavoli istituzionali, ormai cronica, del presidente Chiodi, per cui il terremoto dell’Aquila e’ sempre stato solo un fastidio”.
All’incontro erano presenti gli assessori Stefania Pezzopane (Cultura), Pietro Di Stefano (Ricostruzione) ed Emnuela Iorio (Sport) e i consiglieri Ermanno Giorgi, vice presidente del Consiglio comunale, Guido Quintino Liris, Antonio Nardantonio, Sergio Ianni e Pierluigi Properzi, il deputato Gianni Melilla, il capo ufficio di Gabinetto del sindaco Pierpaolo Pietrucci, oltre ai sindaci dei Comuni di Prata d’Ansidonia, Castel del Monte, Navelli, Cugnoli, Rocca di Mezzo, Pizzoli, Barisciano, Fossa e Capitignano.
Intanto nel tardo pomeriggio il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, parlando della fase post-terremoto ha detto che la ricostruzione e’ stata “effettivamente sbloccata, come anticipammo il 21 marzo scorso grazie alla programmazione ora effettuata dagli enti locali, all’impegno dei 57 sindaci e alle nuove strutture tecniche, alimentate da trecento tecnici selezionati a tempo indeterminato”. “Servono, quindi, effettivamente e presto, – ha aggiunto – risorse aggiuntive: per le periferie, per avviare nuovi cantieri oltre ai circa 2.400 gia’ aperti e, nell’estate, per il centro storico dell’Aquila, dove da inizio maggio ogni giorno saranno autorizzati nuovi lavori. Il Governo ha quindi preso atto dell’urgenza di un intervento che consenta la prosecuzione delle opere senza interruzioni.”