ROMA – “Non esiste una democrazia senza cittadini. Compito nostro dovrebbe essere non chiuderla in piccole stanze di addetti ai lavori. Stiamo imboccando in senso contrario l’autostrada sul senso della democrazia”. Il senatore del Pd Vannino Chiti interviene in Aula sul dll riforme e ribadisce che se il testo non subirà modifiche non lo voterà. «Voterò, invece, gli emendamenti miei e altrui, e quindi propri e “impropri”, purché coincidano nel merito. Che si tratti di proposte Fi, Sel, Lega, M5S o altro: la Costituzione è dei cittadini e prescinde da considerazioni legate alle preferenze politiche».
«Penso che i partiti siano fondamentali però penso anche che ognuno di noi debba rispondere alle proprie convinzioni e alla propria coscienza almeno sui temi che riguardano la costituzione» aggiunge. «Il mio intervento non è facile – spiega – Mi trovo ad avere posizioni differenti da quelle del partito di cui faccio parte e non è facile. Non è un motivo di gioia».
Dello stesso stesso parere Corradino Mineo: «Mantengo il mio dissenso sulla composizione e l’elezione del Senato e voterò l’emendamento Chiti». gli emendamenti al ddl sulle Riforme Costituzionali, secondo quanto si apprende a Palazzo Madama. Di questi circa seimila arrivano da Sel. In Aula è in corso la discussione generale e sono previste 17 ore ancora di dibattito. Venerdì non ci sarà seduta per via del Cosac, l’incontro dei presidenti delle commissioni competenti in materia di affari europei dei Parlamenti nazionali dell’Ue. L’inizio delle votazioni, c’è chi osserva, sembra , dunque, scivolare all’inizio della prossima settimana.