FARINDOLA – Sono ormai passati due mesi dalla tragedia di Rigopiano. Le belle giornate di questi giorni potrebbero far dimenticare il dramma della tragedia. In realtà il ricordo non si spegnerà mai. Per ricordare le 29 vittime i familiari prenderanno parte all’iniziativa “Il muro di neve – Il fuoco del nostro amore” che si svolgerà a Farindola. I parenti delle persone che hanno perso la vita a Rigopiano, torneranno sul luogo della tragedia come 15 giorni fa, quando vi andarono per la prima volta.
Sabato alle 13 ci sarà il ritrovo presso il Campo Sportivo “Paolo delle Monache” di Farindola, dove un bus navetta accompagnerà i partecipanti fino al largo “Stella alpina.” Da lì partirà il corteo alle 15.00 per poi raggiungere Rigopiano. Alle 16 sarà celebrata una Messa in memoria delle vittime. Poi verranno deposti dei fiori nei pressi dell’insegna dell’albergo, previa autorizzazione degli organi competenti, o nei pressi del limite della zona invalicabile. Una giornata, quella di domani, per non dimenticare le 29 vittime della tragedia. Undici le persone sopravvissute alla valanga, tra le quali quattro bambini tratti in salvo dai soccorritori.
Intanto sarà premiato sabato a Parma il maresciallo capo della Guardia di Finanza Lorenzo Gagliardi, primo ad arrivare con la sua squadra all’hotel sepolto dalla valanga. Il finanziere riceverà il Premio Libertà Parmigiana giunto alla sua ottava edizione. “Premiando il Maresciallo Gagliardi – spiega in una nota Pino Agnetti, presidente dell’associazione promotrice – vogliamo premiare un eroe umile e coraggioso e con lui tutti i magnifici operatori dei vari corpi civili e militari dello Stato che si sono prodigati a Rigopiano”.
Il Premio Libertà Parmigiana è stato assegnato in passato alla Premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi; al sindaco ucciso dal crimine organizzato, Angelo Vassallo; alla caporale dell’Esercito Cristina Buonacucina ferita in Afghanistan; al ricercatore Piero Anversa; al professor Alberto Musy, al brigadiere dei Carabinieri, Giuseppe Giangrande; all’attrice Lydia Alfonsi e alla testimonial antidroga, Giorgia Benusiglio