L’AQUILA – Dopo il rinnovo degli incarichi dirigenziali alla Regione Abruzzo, spuntano fuori i primi dissapori. “Se c’era un modo per dimostrare una pur minima volontà di discontinuità rispetto al passato, visto che di riconsiderare l’assetto di Giunta e di approntare un programma di fine legislatura manco a parlarne, questo era rappresentato dal rinnovo delle direzioni del personale. Invece assolutamente niente anche in barba alle dichiarazioni dell’ineffabile assessora Federica Carpineta sbandierate per annunciare la cosiddetta (ma solo cosiddetta ) riforma del personale”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pdl Giuseppe Tagliente parlando del rinnovo delle cariche di direzione del personale regionale deliberate dalla Giunta.
“Tutti confermati quindi i direttori uscenti per altri tre anni – ha aggiunto – e nessuna novità anche sotto il profilo del risparmio, considerando che gli esterni erano e restano due. Non so se queste decisioni – ha detto sempre Tagliente in aperto dissenso con le decisioni della Giunta Regionale – siano state concordate con qualcuno, certamente non con il gruppo regionale del Pdl né con la segreteria regionale del partito, che restano spettatori soltanto, neppure “convitati di pietra”. Ad ogni buon conto Chiodi ha perso un’altra occasione per recuperare in efficienza ed in velocità di decisione e per sottrarsi ai condizionamenti di un arrugginito apparato burocratico di vertice che rappresenta la vera, esclusiva, irresponsabile (nel senso che non deve rendere conto all’elettorato) infungibile governance di questa nostra Regione”.