PESCARA – L’economista Dominik Salvatore aveva ammonito tutti sulla necessità di abbattere i debiti sovrani per rilanciare l’economia internazionale. Il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, prendendo spunto dall’argomento ha detto di “aver centrato in tre anni l’obiettivo storico di portare i conti della sanità in avanzo, riducendo il debito pubblico del 25 per cento, quindi di circa un miliardo, tagliando di un terzo la spesa pubblica e conducendo una vera e propria crociata contro gli sprechi e i privilegi”.
A tal proposito sarà lo stesso Salvatore, tra l’altro consulente della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, a parlare di crisi internazionale e delle prospettive di sviluppo dell’Abruzzo, nel contesto nazionale e globale, in un convegno che si terrà sabato, 15 settembre (ore 10.45 Sala congressi Aeroporto internazionale d’Abruzzo), cimentarsi in un confronto su “Abruzzo tra risanamento e sviluppo”.
“I cittadini abruzzesi devono sapere – ha proseguito Chiodi – che in questi tre anni l’Abruzzo non ha contratto un solo euro di debito, ne’ sottoscritto nuovi mutui impegnando le future generazioni, ne’ tantomeno sono state tagliate risorse alla sanita’ ma eliminate solo le spese inutili per il funzionamento della macchina amministrativa, dalle auto blu al coacervo degli enti, ai consigli di amministrazione. Tutte queste misure sono ora in grado di liberare risorse nuove che non saranno piu’ impiegate per pagare onerose rate di mutuo o per sovvenzionare spese improprie o carrozzoni politici ma per finanziare lo sviluppo strutturale di questa regione, delle famiglie, delle imprese e del territorio”. Secondo Chiodi il ragionamento sul taglio della fiscalità è una “ulteriore, virtuosa conseguenza dell’abbattimento del debito pubblico”.