CHIETI – Nei prossimi 7 anni lo Stato mettera’ a disposizione delle regioni e provincie autonome italiane la somma di 7 milioni di euro da destinare ad interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. A questi saranno da aggiungere i 2 miliardi di provenienza regionale che portano il budget complessivo spendibile per la messa in sicurezza del territorio italiano a circa 9 miliardi di euro. Entro 15 giorni le regioni dovranno indicare al Governo centrale quali sono le loro priorita’ in termini di realizzazione di interventi strutturali da realizzare con la massima urgenza.
Su questo importantissimo argomento, portato all’attualita’ dai tragici avvenimenti dei giorni scorsi che hanno causato morte e devastazione soprattutto nel nord del Paese, il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha presieduto questa mattina una riunione a Palazzo Silone, alla quale ha partecipato l’assessore alla Protezione Civile Mario Mazzocca. Erano presenti i responsabili dei geni civili di Chieti-Pescara e di L’Aquila-Teramo, della Protezione Civile regionale, del servizio regionale tutela del suolo e della Struttura regionale per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. D’Alfonso ha chiesto di disegnare una mappa dei primi urgenti interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, alla luce delle competenza che sono state assegnate in materia dal Governo, che ha nominato i presidenti di regione Commissari straordinari per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
Nel corso della riunione e’ emerso che sono 240 su 305 i comuni abruzzesi che presentano situazioni di rischio da dissesto idrogeologico. Tra questi, D’Alfonso ha indicato come destinatari di interventi urgenti di mitigazione del rischio da movimento franoso, i siti di Mosciano, Valle Castellana, Valle Roveto, Caramanico, Fosso Grande, Letto Manoppello, Chieti, Vasto. Questi territori saranno oggetto della visita che il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, effettuera’ in Abruzzo il prossimo 1 dicembre.