VASTO – Domenico Antonio Battista, 51 anni, italiano, originario della zona di Vasto è stato ucciso a colpi di pistola in Germania, davanti al ristorante-pizzeria “La casa” a Nieirstein, in Renania vicino Mainz, che gestiva da 17 anni insieme al fratello Mario. L’omicidio sarebbe avvenuto sabato notte.
La Polizia tedesca ha arrestato un 36enne di nazionalità italiana, sospettato di essere l’esecutore. Lo ha confermato la procuratrice generale Andrea Keller, che dirige le indagini sulla vicenda. L’uomo, al momento unico indagato, non è residente nella zona e finora non ha parlato. “Il fermato conosceva personalmente la vittima” ha detto Keller “ma per quanto ne sappiamo non lavorava nel ristorante di Battista”.
“Voglio sapere la verità sulla morte di mio figlio Domenico, nessuno me lo può ridare, ma voglio sapere perché lo hanno ucciso in questo modo”. Lo chiede mamma Concetta che da casa, aspetta almeno di dare l’ultimo saluto a suo figlio brutalmente ucciso. Ma qual è la verità? Secondo una prima ricostruzione sarebbero stati esplosi una quindicina di colpi contro l’ingresso del ristorante. Uno di questi – secondo la testimonianza dei familiari – avrebbe raggiunto al cuore Domenico colpendolo mortalmente.
Il papà di Domenico, Egidio Battista è partito immeditamente assieme a un nipote per la Germania. È andato a raggiungere l’altro figlio Mario, per riportare a casa la salma. La polizia sta indagando in tutte le direzioni e al momento non è esclusa nessuna pista, nemmeno quella della criminalità organizzata mafiosa.
“Mio fratello era una persona amata e stimata da tutti, un gran lavoratore, non sappiamo cosa sia potuto succedere, ora vogliamo solo che venga fatta luce e chiarezza su questo terribile omicidio”. Lo ha detto Marcella Battista, sorella di Domenico. Sul movente dell’omicidio indaga la Procura di Magonza (Mainz) che secondo fonti di stampa tedesche avrebbe arrestato un sospettato dell’omicidio, un 36enne del posto, domenica, e smentito altri arresti nei giorni seguenti.
“Vogliamo sapere la verita’, in questo momento non abbiamo la forza di parlare, non sappiamo altro se non che Domenico era stimato e ben voluto da tutti in Germania, la sua cucina piaceva”, ha aggiunto la sorella della vitima, che si trova a Vasto con i genitori in attesa di notizie dalla Germania. A testimoniare che il ristoratore fosse ben integrato e benvoluto nella cittadina della Renania, la veglia spontanea che si e’ tenuta a Nierstein in sua memoria domenica scorsa. “Era l’anima dell’azienda di famiglia, anche quando il locale era pieno dava sempre a tutti una bella parola”, ha detto un abitante di Nierstein all’ Allgemeine Zeitung.