
L’AQUILA – E’ stata ritrovata la parte in ferro della reliquia di Papa Karol Wojtyla, trafugata la scorsa settimana dal santuario di San Pietro della Ienca. E’ stata rinvenuta dalla squadra mobile dell’Aquila vicino la sede del Sert, a Collemaggio. La polizia fermato tre giovani che hanno confessato e fatto ritrovare la teca e il crocifisso: ma hanno detto di aver gettato tra i cespugli la stoffa intrisa del sangue del pontefice, pensando si trattasse di un oggetto senza alcun valore. I tre sono stati poi rilasciati, ma l’inchiesta va avanti con i tre indagati.
Gli investigatori sono dunque alla ricerca della reliquia vera e propria, il pezzetto della tonaca che Wojtyla indossava quando fu ferito nell’attentato del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro e che fu intriso dal sangue del Papa. Il brano di stoffa era custodito nella piccola teca in ferro rubata nella notte tra sabato e domenica dalla chiesetta di montagna dedicata a Wojtyla. Le indagini della squadra mobile dell’Aquila sono condotte dal dirigente Maurilio Grasso.
I fermati sono tre giovani tra i 18 e i 21 anni che hanno confessato il furto. Sono stati loro a indicare dove si trovava la refurtiva, vicino all’ex ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio. Ma sull’ampolla contenente il pezzettino di stoffa col sangue del Beato Giovanni Paolo II hanno dato una versione che gli investigatori cercano di verificare e che da un lato preoccupa. I tre avrebbero detto infatti di aver pensato che non aveva alcun valore e di averla gettata tra i cespugli. Hanno invece fatto ritrovare la teca e il crocifisso, seppelliti sotto un pugno di terra.
Più tardi, durante le perquisizioni domiciliari, nell’abitazione di Tempera di uno degli indagati, D.C., 21enne di origini colombiane, è stato trovato un angioletto che si trovava sulla teca dove era custodito il prezioso vestigio del pontefice. Ed è nelle campagne di Tempera che, anche con l’ausilio delle fotocellule dei vigili del fuoco, gli investigatori proseguono le ricerche. Da quanto si è appreso sono stati recuperati dei pezzetti di stoffe e garze portate in questura dove saranno fatte esaminare da Pasquale Corriere, presidente dell’associazione San Pietro della Ienca.
Due dei tre giovani erano stati fermati perché ritenuti i responsabili di una rapina compiuta qualche giorno fa al terminal bus di Collemaggio. In quell’occasione avevano aggredito il cassiere della biglietteria colpendolo con un pugno al volto. E’ stato nel corso dell’interrogatorio, poi, che entrambi hanno confessato il furto della reliquia. Il terzo giovane è stato fermato successivamente. Sul posto, intanto, sono giunti il pm David Mancini, il parroco del santuario, Josè Obama e il presidente dell’associazione San Pietro della Ienca, Pasquale Corriere, visibilmente commosso.
“C’è l’involucro che conteneva la reliquia – ha detto Pasquale Corriere – se Wojtyla ha perdonato il suo aggressore perché non dovrebbe perdonare anche questi ragazzi?”. Il pm David Mancini, presenti carabinieri e polizia, sta di nuovo interrogando i due rei confessi.