PESCARA – La decisione di Ryanair di “mollare” l’Abruzzo ha suscitato un clamore senza eguali in regione. Cittadini, associazioni di categoria, politici: nessuno è rimasto indifferente alla notizia. “Un vero e proprio ‘tsunami’, una delle peggiori catastrofi possibili, un disastro economico per la nostra citta’ e per la nostra regione, gia’ dilaniate dalla crisi economica, che non e’ affatto superata. Un colpo di grazia alla nostra economia, di fronte al quale non possiamo rimanere immobili”. Cosi’ Confartigianato Pescara a proposito della chiusura della base Ryanair, annunciata ieri dalla compagnia irlandese, e della riduzione dei collegamenti operati dal vettore a due sole destinazioni.
L’associazione, che stima le perdite annuali in circa 200 milioni di euro, chiede l’istituzione immediata di un tavolo di emergenza, per una “trasformazione della Saga”. L’addio di Ryanair all’Abruzzo – spiega il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, Massimiliano Pisani – fara’ perdere circa 800mila euro al giorno di fatturato alle nostre imprese. Verranno meno, nell’immediato, centinaia di posti di lavoro. I negozi si svuoteranno ulteriormente e gli operatori stranieri che hanno investito nella nostra regione scapperanno. Sara’ un vero e proprio massacro per alberghi e ristoranti. Le centinaia di migliaia di viaggiatori che non passeranno piu’ per l’Abruzzo si tradurranno in una perdita di 150-200 milioni di euro all’anno, oltre al danno di immagine incalcolabile di fronte a tutti quei turisti ed operatori commerciali che hanno investito sulla nostra regione”.
Anche la Cna è dello stesso avviso: “Le notizie di stampa relative all’annunciato disimpegno della compagnia irlandese Ryanair dall’aeroporto d’Abruzzo, gia’ a partire dal prossimo mese di ottobre, non possono che generare preoccupazione tra imprenditori e cittadini”. Lo afferma il presidente della Italo Lupo, secondo il quale “non si puo’ giocare con il destino dell’unica infrastruttura davvero strategica di cui disponiamo, perche’ capace di collegare in tempo reale la nostra regione con l’Europa e il mondo gia’ adesso: perche’ e’ stato l’aeroporto a consentire all’Abruzzo, in questi anni, di intercettare rilevanti flussi turistici internazionali, di facilitare i collegamenti istituzionali con l’Europa, di agevolare i processi di internazionalizzazione delle imprese, di favorire l’integrazione dei nostri giovani con il resto del continente”.
E la politica cerca di correre ai ripari. “Impegni della Regione Abruzzo per impedire l’annunciata soppressione della base Ryanair dell’aeroporto di Pescara”. Su questo argomento, i Gruppi regionali di Forza Italia, Abruzzo Futuro e Nuovo Centro Destra, hanno inviato al presidente del Consiglio regionale la richiesta di convocazione straordinaria dell’Assemblea. “I vertici della compagnia irlandese, Ryanair, hanno annunciato che la base di Pescara sara’ tagliata, cosi’ come l’aeromobile – si legge nella richiesta di seduta straordinaria dei consiglieri di centro destra – Pesanti ridimensionamenti subiranno le rotte e i collegamenti attuali saranno progressivamente ridotti passando da sette a due”.
Una proposta ben accetta anche dalla maggioranza in Regione: “Ben venga il Consiglio straordinario: lo trasformeremo in un consiglio verita’ nel quale sara’ chiaro a tutti che chi ci ha preceduto – e oggi fa finta di stupirsi di quanto sta accadendo – conosceva benissimo l’epilogo di questa vicenda, avendo puntualmente approvato leggi di finanziamento o ricapitalizzazione sempre bocciate dalla Corte Costituzionale, a differenza dei nostri interventi legislativi non impugnati poiche’ legati a un piano industriale che ha salvato la possibilita’ di un sostegno pluriennale sempre nel rispetto della legge”. Lo afferma Camillo D’Alessandro, consigliere delegato ai Trasporti “Se invece avessimo ascoltato l’altro pezzo di opposizione (M5S) la Saga sarebbe gia’ chiusa, l’aeroporto non esisterebbe piu’ e l’Abruzzo – commenta infine D’Alessandro – si troverebbe nel piu’ totale isolamento”.