L’AQUILA – “La diagnostica per immagini dell’ospedale San Salvatore e’ al collasso a causa della mancanza di personale. Dopo la chiusura pomeridiana della radiologia, sono a rischio altri servizi”. A lanciare l’allarme e’ Gianfranco Giorgi, responsabile Cisl sanita’ della provincia dell’Aquila, che chiama in causa il manager della Asl chiedendo “un intervento immediato.
Gia’ da tempo la radiologia non effettua piu’ le prestazioni pomeridiane e nei giorni festivi”, ricorda Giorgi, “nonostante la disponibilita’ di sofisticate apparecchiature che consentirebbero al San Salvatore di eccellere, come tipologia di intervento, a livello nazionale. Tutto cio’ a causa della mancanza di personale, che e’ stato ridotto al lumicino e di una gestione organizzativa poco consona alle esigenze del territorio. Le sollecitazioni della nostra organizzazione sindacale, che ha chiesto in piu’ occasioni al direttore generale, Giancarlo Silveri, un intervento definitivo per risolvere il problema delle liste di attesa, fortemente sentito dalla popolazione, non ha trovato ad oggi alcun riscontro”.
Una situazione delicata, che potrebbe sfociare in ulteriori ritardi e disservizi nell’espletamento degli esami diagnostici, con conseguenze negative sull’ospedale San Salvatore e sull’intero sistema di assistenza provinciale. “Da una parte si punta alla riduzione dei precari e del personale non stabilizzato in nome del contenimento della spesa”, sottolinea Giorgi, “dall’altro a pagarne le conseguenze sono i cittadini, che per un esame diagnostico o un semplice accertamento devono attendere mesi. Cio’ nonostante la grande abnegazione del personale, assolutamente insufficiente a coprire tutti i turni e le esigenze straordinarie. Di questo passo”, conclude Giorgi, “si arrivera’ presto al ridimensionamento di quasi tutti i servizi offerti dalla diagnostica e ad un ulteriore appesantimento dei tempi di attesa”.