L’AQUILA – Il rispetto dei livelli essenziali di assistenza (Lea), il perseguimento dell’equilibrio economico, la realizzazione degli adempimenti previsti dall’intesa del 23 marzo 2005, che ha comportato lo sblocco di una quota premiale pari a 382 mln di euro, costituiscono le ragioni fondanti per chiedere la “cessazione del commissariamento”. La quota premiale, che costituisce il 3 per cento del Fondo sanitario nazionale, e’ condizionato alla verifica positiva degli adempimenti regionali del tavolo di monitoraggio.
“Al momento del mio incarico alla presidenza della Giunta regionale – ha riferito Chiodi – mancava ancora la documentazione per gli adempienti degli anni dal 2006. Grazie alle nostre verifiche positive, sono riuscito ad ottenere lo sblocco degli oltre 382 milioni di euro, di cui le Asl hanno gia’ beneficiato”.
Il presidente Chiodi, nel corso dell’incontro con la stampa, cui hanno partecipato anche il subcommissario, Giuseppe Zuccatelli, il direttore regionale della Sanita’, Maria Crocco, il presidente della Commissione consiliare, Nicoletta Veri’, e il capogruppo in Consiglio regionale, Lanfranco Venturoni, si e’ soffermato, in special modo, sui Lea spiegando che ci sono “buone ragioni per credere che a breve l’Abruzzo sara’ la nona regione che garantira’ tutti i livelli essenziali. Il punteggio assegnato all’Abruzzo, nel corso dell’ultimo tavolo di monitoraggio e’ di 150, mentre e’ 160 il punteggio che nella Griglia LEA equivale all’adempienza per le Regioni. “Ci siamo quasi – ha detto Chiodi – il completamento della rete delle cure palliative con l’apertura dell’ultimo hospice dell’Aquila entro l’anno, comportera’ l’assegnazione di 11 punti, grazie alla operativita’ di tutti i 72 posti letto previsti dal Piano di rientro, sui 55 finora attivati”.
Il subcommissario Giuseppe Zuccatelli, nel prendere atto dei trend di crescita dell’Abruzzo sui Lea – si era partiti nel 2009 con un punteggio di 122 – ha spiegato che “bisogna elevare ancora la qualita’. Sui 44 livelli previsti per la valutazione, in dieci di questi l’Abruzzo mostra criticita’ e si tratta, tra gli altri, degli hospice, dei punti nascita, della cronicita’ e l’adeguamento degli screening”.
Sia Chiodi che Zuccatelli hanno detto di “voler lavorare ancora con impegno per dare risposte ai cittadini sul piano della rete dell’emergenza (infarti, ictus e grandi traumi), della prevenzione sui luoghi di lavoro, e sulla cronicita’”. La spesa totale per l’erogazione dei Lea nel 2012 rispetto a quella del 2008 e’ stata di 72 milioni di euro in piu’ e di 179 milioni in piu’ l’investimento per la medicina del territorio. (AGI) AGI) – L’Aquila, 1 ago. – Rispetto al 2008, per l’emergenza sanitaria territoriale sono stati spesi 15 milioni in piu’, per l’assistenza specialistica ambulatoriale ben 95 milioni in piu’, di cui quasi 23 milioni per la diagnostica. “Queste cifre – ha aggiunto Chiodi – dimostrano ancora una volta che l’equilibrio finanziario e’ stato ottenuto senza fare tagli ma spostando le risorse sulla medicina territoriale”. In generale, i costi interni che comprendono il personale, i prodotti farmaceutici e i beni e i servizi sono aumentati del 4,50 per cento rispetto al 2008, si sono ridotti invece i costi per i privati del 4,05 per cento e la farmaceutica convenzionata del 18,70 per cento. Il commissario Chiodi ha dichiarato di aver assegnato alle Asl, ancor prima del decreto del Governo sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, 300 milioni di euro per liquidare i fornitori, mentre ulteriori 174 sono in corso di trasferimento. “In questo modo – ha detto Chiodi – otteniamo il risultato di ridurre i tempi di pagamento e di raggiungere i 60 giorni previsti dalle norme europee”. Chiodi ha ricordato che l’equilibrio finanziario e’ stato ottenuto senza introdurre ticket aggiuntivi: “l’unico, di 10 euro, e’ stato introdotto dallo Stato”, ha rilevato. Per Zuccatelli l’Abruzzo ha riequilibrato i conti ma ci sono “problemi legati alla cultura di sistema”. Secondo Zuccatelli, che ha paragonato la sanita’ ad una holding dove il presidente della Giunta e’ l’amministratore delegato, i direttori delle Asl, pur nel rispetto della loro autonomia, dovrebbero seguire in maniera piu’ assidua le impostazioni strategiche della Regione. Quindi e’ stato affrontato il nodo della riabilitazione dopo che il decreto commissariale ha decurtato la spesa per l’area ex art. 26 di 6,4 milioni di euro su uno stanziamento di 69 milioni. “L’Abruzzo – ha spiegato Chiodi – secondo i dati ministeriali, ha nella riabilitazione un tasso 1,5 posti letto per mille abitanti a fronte dello 0,6 previsto dal ministero della salute. Ne ha 2 volte e mezzo in piu’ che nelle altre regioni. Bisogna che si capisca quali sono i ruoli e le funzioni delle strutture riabilitative”. Intanto, nel corso dell’incontro, Zuccatelli ha dato notizia, dopo il vertice con i sindacati e i proprietari delle strutture ex art. 26, di gettare le condizioni di un tavolo tecnico che discuta a valere sul secondo semestre 2013, sul reale fabbisogno dell’area riabilitativa, alla luce del taglio governativo di 1 miliardo al Fondo sanitario nazionale. Si e’ deciso di apportare una rettifica al decreto 51, che e’ stato oggetto di polemiche in questi giorni, mantenendo per i primi sei mesi del 2013 lo stesso budget dello scorso anno e di applicare il nuovo per il resto dell’anno.