PESCARA – “L’Abruzzo è la prima regione italiana a uscire dal commissariamento della sanità e emblematicamente la sua esperienza futura ha una funzione importante”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, nel corso di una conferenza stampa, a Pescara.
“La regione – ha proseguito – e’ la prima a uscire fuori da una storia molto complicata che ha caratterizzato un dibattito convulso e che ha coinvolto una buona parte del Paese, con un montante in termini finanziari che rischiava di travolgere il sistema sanitario”.
L’uscita è stata approvata ieri dal Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza delle Regioni.Gli atti segnano una tappa importante che, dopo un commissariamento durato 9 anni, porteranno ad un miglioramento della qualità dei servizi sanitari .
Nel corso della conferenza stampa l’assessore alla sanità Silvio Paolucci ha illustrato i risultati conseguiti e i futuri obiettivi, alla presenza del sub commissario Zuccatelli e il direttore Muraglia . Ma come cambierà la sanità abruzzese? L’assessore Paolucci ha spiegato che in due anni, grazie al lavoro sinergico svolto con i ministeri competenti, con il Governo e il territorio abruzzese, si è proceduto alla riorganizzazione delle reti sanitarie regionali e al cambio di passo della programmazione sanitaria, dei percorsi assistenziali, all’evoluzione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria. Un lavoro complesso che dovrà essere portato avanti e che vedrà sempre al centro il cittadino, le sue esigenze, il diritto a cure di qualità per la salvaguardia della salute pubblica.
Sul suo profilo facebook lo stesso Paolucci scrive: “E’ un risultato che ci riempie d’orgoglio frutto di un lungo lavoro, che negli ultimi due anni ha visto questa amministrazione regionale lavorare senza sosta per restituire agli abruzzesi la gestione della sanità. E un ringraziamento va al presidente D’Alfonso e alla struttura commissariale per la fiducia che hanno riposto in me. Oltre, naturalmente, al prezioso lavoro di accompagnamento, indirizzo e monitoraggio reso dai ministri dell’economia, delle finanze e della salute, e delle strutture tecniche competenti. Ci sono stati momenti difficili, ma tutte le scelte che sono state prese, avevano l’unico obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta sanitaria ai nostri utenti”.