LANCIANO – La Sasi rassicura tutti sulla vicenda dei depuratori sequestrati dalla Procura di Lanciano, 12 in tutto, e affidati ai sindaci dei comuni interessati. Parla di “situazione non del tutto risolta ma ad un buon punto” il presidente della Gianfranco Basterebbe in riferimento ai lavori disposti su diversi depuratori in gestione alla Società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato ( Sasi) e, immediatamente poi, affidati ai sindaci dei rispettivi comuni di pertinenza territoriale.
Un problema quello del mal funzionamento degli impianti nell’area frentana che si trascina da tempo e che è andato di pari passo con le vicende squisitamente amministrative della S.p.A. Subito dopo la decisione della Procura di affidare seppur temporaneamente la gestione ai sindaci, molti primi cittadini hanno preso le distanze da tale responsabilità definendo troppo complessa la gestione territoriale del servizio idrico. Anzi il sindaco di San Vito Chietino Rocco Catenaro aveva prodotto un ulteriore proprio esposto-denuncia contro la stessa Sasi.
Su questo il presidente Basterebbe si è limitato a ricordare come “Durante la stagione estiva il sindaco di San Vito aveva dichiarato che le acque erano limpide e pulite, e adesso dice l’esatto opposto”. Nel frattempo, grazie ai primi e più urgenti lavori già eseguiti dai tecnici della Sasi alcuni dei 12 depuratori recentemente sequestrati sono tornati in funzione dopo aver superato i test per il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico, uno dei test più importanti per il buon esercizio di un depuratore.
Altrettanto indispensabili i lavori, anch’essi già in esecuzione, destinati a scongiurare sversamenti e svasamenti: preoccupa, in particolare, la situazione di via Firenze a Lanciano dove la concomitanza di numerose criticità rende più complesso il cantiere tuttavia avviato.