CHIETI – L’articolo 38 dello Sblocca Italia proprio non va giù a Legambiente, Greenpeace e Wwf Italia: “L’Italia non è una colonia dei signori del petrolio”. Una posizione netta quella contro il decreto con cui aprono il fronte anti-trivelle dando il via a un programma di mobilitazione “nei punti caldi” del nostro Paese, a cominciare dal sit-in davanti a Montecitorio di oggi e domani. Già il 12 ottobre iniziative si sono svolte a Licata in Sicilia, poi il 17 a Siracusa, il 24 a Pescara e a Bari, e il 27 a Potenza.
In particolare le associazioni – nel corso di un confronto alla Camera, cui hanno preso parte anche esponenti di M5s e del movimento ‘No Triv’ – chiedono l’abrogazione dell’articolo 38 dello Sblocca Italia, oppure “profonde” modifiche al testo. “Il Governo Renzi, con l’art. 38, favorisce la nuova colonizzazione del nostro territorio e dei nostri mari da parte dell’industria petrolifera, invece di difendere l’interesse pubblico e uno sviluppo economico sostenibile.
Per Legambiente, Greenpeace e Wwf le norme in questione sono nel “solco di una strategia del ministero dello Sviluppo economico che tende a favorire gli interessi dei petrolieri”. Un approccio, dicono, “assolutamente perdente”.