L’AQUILA – Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, si è dimesso. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa indetta nel pomeriggio in via d’urgenza. Appena tre giorni fa nell’ambito di una inchiesta su presunte elargizioni di tangenti da parte di alcune ditte addetta alla ricostruzione post terremoto nei riguardi anche dell’attuale vice sindaco Roberto Riga (subito dimesso) aveva creato scompiglio tra la stessa Giunta. Mercoledì 4 persone erano finite ai domiciliari e altrettante risultavano indagate nell’inchiesta «Do ut des» coordinata dalla Procura su presunte tangenti nella ricostruzione post sisma.
Alla base delle motivazioni che hanno indotto il sindaco dell’Aquila a dimettersi, l’impossibilità di essere credibile agli occhi dopo l’inchiesta giudiziaria e la macchina del «fango» messasi in moto: «Io ho capito che rimare qui è un guaio – ha detto Cialente – hanno vinto altri. Rimanere qui è inutile in ogni caso e non ha senza aspettare fino a lunedì». Cialente ha spiegato di «aver capito che non sono più ultile a questa città e forse sono un ostacolo».Lunedì sono previsti gli interrogatori di garanzia.
«Ho riflettuto e ho deciso nell’ interesse della città» ha detto Massimo Cialente, sindaco dimissionario dell’Aquila. «In fondo è stato lo stesso ministro Trigilia a dimettermi – ha proseguito – quando, in un’intervista il 9 gennaio, ha detto “Il Comune non chieda più soldi” e, nello stesso giorno, in una riunione con il rettore dell’università aquilana, ha parlato di piano di rilancio dell’ateneo e di piano regolatore della città, senza il sindaco». Nel corso della lunga conferenza stampa Cialente ha ripercorso le tappe del suo secondo mandato.
«Ho pagato il fatto di aver rimosso le bandiere tricolori dalle sedi comunali e di aver riconsegnato la fascia tricolore» ha detto ancora Cialente. «Ho dato tutto me stesso, ma non sono stato abbastanza forte, sono rammaricato perché ho perso». Conclusa la conferenza stampa, che si è svolta in un clima di commozione, con Cialente attorniato dai suoi più stretti collaboratori, il sindaco dimissionario non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni, annunciando che d’ora in poi sarà in silenzio stampa.