L’AQUILA – Sarebbero circa un a sessantina gli autobus già pieni che partiranno domani dall’Abruzzo per raggiungere piazza San Giovanni, a Roma, dove la Cgil terra’ la sua manifestazione nazionale. Lo comunica il segretario generale abruzzese del sindacato Gianni Di Cesare. “Oltre tremila abruzzesi hanno aderito all’iniziativa – dice il sindacalista – confermando il clima di attenzione e di ascolto che anche nella nostra regione ha trovato la mobilitazione della Cgil contro le scelte del governo e per una politica che privilegi il lavoro, la dignita’ e l’uguaglianza. Un consenso costruito dalle venti iniziative che la Cgil abruzzese ha organizzato nelle ultime settimane all’esterno delle sue sedi, dai presidi, dagli incontri con gli studenti universitari e medi, dalle 309 assemblee nei posti di lavoro e dalle oltre 40 riunioni dei vari organismi sindacali. Tutte iniziative alle quali hanno partecipato migliaia di persone”.
“D’altra parte le scelte del governo – continua il sindacalista – coinvolgono pesantemente e negativamente anche l’Abruzzo. Una regione – ricorda Di Cesare – che ha gia’ perso 54.000 posti di lavoro e che percio’ avra’ una sensibile riduzione delle entrate fiscali, alla quale il taglio di 4 miliardi deciso per le Regioni dalla legge di stabilita’ costera’ 96 milioni di minori entrate, che ha perso gia’ 31 milioni di fondi FAS. Tagli che in Abruzzo si tradurranno in una riduzione dei servizi sociali, sanitari, del diritto allo studio, dei trasporti. Tutti comparti che producono lavoro pubblico e diritti ai cittadini”.
“E neppure possiamo dimenticare che la situazione nazionale e’ caratterizzata da forti disuguaglianze fra territori, al punto che lo stesso Abruzzo e’ tornato nuovamente ad essere una regione del Sud. Per la Cgil nazionale e abruzzese la crisi occupazionale andrebbe combattuta allargando i contratti di solidarieta’, utilizzandoli sia nella loro forma espansiva (per favorire e creare nuova occupazione) sia nella loro forma difensiva (per ridurre l’impatto delle crisi aziendali). E’ anche per questi motivi – prosegue Di Cesare – che chiediamo alla Regione di dotarsi di una legge sui contratti di solidarieta’, una legge che aiuterebbe ad affrontare i gravi problemi occupazionali del nostro Abruzzo”.