GENOVA – Oggi si è visto anche Beppe grillo a Genova nel quarto giorno senza autobus in città. Nonostante le precettazioni del prefetto, i dipendenti dell’azienda locale di trasporto pubblico, Amt, anche oggi non effettueranno nessun servizio. La vertenza tra i dipendenti dell’azienda e il suo azionista, il Comune, era iniziata sulla delibera che dovrebbe indicare le linee strategiche per la gestione delle società partecipate dall’ente che, secondo i suoi contestatori, lasciava le porte aperte a un ingresso di soci privati nella società.
Ieri il documento è stato votato dal consiglio comunale, riunito a porte chiuse per evitare interruzioni dei lavori da parte del pubblico, in una versione riveduta per evitare l’ostilità di chi è contrario al coinvolgimento dei privati ma intanto i contrasti si sono spostati sull’aspetto economico. Dopo ore di discussione tra il sindaco Marco Doria e i rappresentanti sindacali, la trattativa si è interrotta ieri sera quando i sindacalisti hanno risposto con un netto rifiuto alle richieste di Doria di sacrifici economici da parte dei lavoratori per fare quadrare i conti del 2014. È in corso un’assemblea dei dipendenti Amt in Sala Chiamate, in porto, per mettere a punto le iniziative di protesta della giornata. È prevedibile un corteo che dal porto raggiunga il centro cittadino.
«Genova è la scintilla di un incendio che si espanderà in tutta Italia. Ora devono essere i sindacati generali a diffondere le fiamme nelle altre città». Lo ha detto Andrea Gatto, sindacalista della Faisa/Cisal, leader della protesta che ha portato a quattro giorni di sciopero generale del trasporto pubblico nel capoluogo ligure.
Chiudendo l’assemblea dei lavoratori della municipalizzata, il sindacalista osserva: «Numerosi politici hanno chiesto di aderire alla nostra protesta, dobbiamo evitare strumentalizzazioni e passerelle, questa è e deve restare una protesta dei tranvieri. Se i politici vogliono sfilare con noi sono ben accetti, ma microfoni e telecamere se li vanno a cercare da un’altra parte, soprattutto quelli che vogliono distruggere il sindacato».
Anche una delegazione di tranvieri di Roma ha partecipato all’assemblea dei lavoratori dell’Amt – Azienda partecipata del Comune di Genova che si occupa di trasporto pubblico – per decidere come proseguire la protesta contro le privatizzazioni nel quarto giorno di sciopero selvaggio. «La questione di Genova – ha detto Danilo Caruso, della Filt/Cgil Roma-Lazio – è una questione nazionale. I lavoratori sono vittime come i cittadini». Rivolgendosi ai lavoratori genovesi ha aggiunto: «Da Roma siamo orgogliosi di voi e vogliamo portare avanti la proposta di far pagare a tutti i ferrotranvieri italiani le multe derivanti dalla precettazione». Messaggi di solidarietà sono arrivati ai lavoratori in sciopero anche da Livorno e da altre città italiane. «Abbiamo i cittadini dalla nostra parte – ha detto Antonio Vella – non solo a Genova ma in tutta Italia. Ora dobbiamo evitare pericolose infiltrazioni e atti vandalici. Per noi non ci sono colori, siamo solo tranvieri». I lavoratori si sono quindi riuniti in corteo e sfileranno nuovamente nelle vie della città per arrivare in piazza De Ferrari.