MILANO – Il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata, di 45 giorni, a Silvio Berlusconi nell’ambito dell’affidamento in prova ai servizi sociali di un anno che sta scontando per la condanna definitiva per il caso Mediaset. Da quanto è stato riferito è stata accolta l’istanza del leader di Forza Italia, presentata a gennaio. Nei giorni scorsi, la Procura aveva espresso parere contrario alla liberazione anticipata.
L’affidamento in prova ai servizi sociali, nella struttura “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone dove ogni settimana fa attività per 4 ore con alcuni ospiti ammalati di Alzheimer, terminerà il prossimo 8 marzo per l’ex Cavaliere. Ora il Tribunale, sulla base anche delle relazioni dell’Uepe, dovrebbe dichiarare estinta la pena principale e quelle accessorie, tra cui l’interdizione per due anni dai pubblici uffici.
La decisione del Tribunale di Sorveglianza non inciderà in ogni caso sull’agibilità politica di Berlusconi, che in base alla legge Severino non sarà candidabile fino al 2019. Berlusconi chiude così il capitolo giudiziario relativo al processo Mediaset che si era concluso con una condanna definitiva a 4 anni di carcere, di cui 3 indultati.
Il provvedimento si è basato anche sulle relazioni positive dei servizi sociali e dei carabinieri. Dopo l’episodio di Napoli, in cui chiamato a testimoniare al processo a carico di Lavitola aveva attaccato ancora una volta i giudici, Silvio Berlusconi si è sempre comportato in modo corretto. È questo in sintesi il parere del giudice della Sorveglianza alla base della liberazione anticipata all’ex premier. «Riconosciuta la pazienza di Berlusconi. Nonostante una condanna ingiusta ha svolto con generosità i servizi sociali», è il tweet di del vice presidente del Senato Maurizio Gasparri dopo la sentenza del Tribunale di sorveglianza.
Intanto domani l’ex presidente del Consiglio parteciperà all’insediamento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il leader di FI parteciperà alla cerimonia che si tiene al Quirinale ed è stato inserito nell’elenco che comprende le alte cariche dello Stato, dei leader e dei segretari delle forze politiche invitati dal cerimoniale.