MONTESILVANO – Una casa d’appuntamento di Montesilvano è stata sottoposta a sequestro preventivo dai Carabinieri. Era situata vicino la stazione ferroviaria. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre notificati due avvisi di garanzia per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: uno a carico dell’affittuario del locale, un 43enne, e il secondo a una donna 35enne, la tenutaria, entrambi di Montesilvano. Il blitz e’ scattato dopo un’attivita’ di indagine andata avanti per sei mesi.
Al momento del controllo, ieri sera, i carabinieri hanno identificato una prostituta italiana che era in compagnia di un cliente, risultato funzionario di un ente pubblico, e la tenutaria dell’appartamento, un’altra donna italiana. Nel corso della perquisizione sono stati trovati tutti gli “strumenti da lavoro” utilizzati per lo svolgimento delle pratiche sessuali (e cioe’ manette, frustini, preservativi, unguenti, e altro ancora) nonche’ tre cellulari di servizio. Attraverso questi telefoni venivano fissati gli appuntamenti con i clienti che trovavano numeri e informazioni sui siti specializzati in incontri a luci rosse – spiegano i carabinieri.
Nel corso dell’attivita’ d’indagine portata avanti dai militari dell’Arma sono state identificate quattro prostitute di cui tre italiane e una romena, di eta’ tra i 30 i 50 anni: non solo persone disoccupate (casalinghe), ma anche con un lavoro regolare (ad esempio c’e’ un’estetista), sia sposate che separate. Sono stati identificati anche 15 clienti, dall’operaio all’imprenditore passando per alcuni commercianti, di eta’ compresa tra i 20 ed i 60 anni, che pagavano dai 50 euro in su. In base alle prestazioni richieste, la tariffa partiva da un minimo di 50 euro a salire ma se l’incontro avveniva con due donne la tariffa era pari a 100 euro.