TERAMO – Se le cose non dovessero cambiare i genitori sarebbero pronti ad iscrivere i figli nelle scuole della costa. Questo avverrà se non si procederà con gli indici sismici degli istituti scolastici di Teramo. I genitori dei ragazzi sottolineano che i dati, dopo quasi 100 giorni di attesa, non sono ancora arrivati. L’annuncio di una nuova, eclatante protesta è arrivato ieri al termine della Commissione controllo e garanzia, disertata dal sindaco Brucchi e dagli assessori del settore.
A darne comunicazione è il Comitato regionale scuole sicure Abruzzo Italia, di cui fanno parte Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e Lazio. Alle rimostranze dei genitori il sindaco Brucchi ha risposto con una precisazione: “Non c’è nessun mistero né, tanto meno, alcuna intenzione di occultare i dati sull’indice di vulnerabilità delle scuole. L’amministrazione comunale ha stabilito di comunicare i dati quando ci sarà la disponibilità relativa a tutte le scuole del territorio; visto che al momento ne mancano ancora cinque, si attende di avere i dati complessivi per poterli poi rendere noti e pubblicare nelle forme appropriate ed opportune. Questione di giorni”.
Il sindaco ne ha dato comunicazione alle dirigenti scolastiche, incontrate ieri nel palazzo municipale di via Carducci. Quanto all’assenza nella seduta della Commissione Consiliare, è stato precisato che il dirigente aveva chiesto di rinviarla, vista la concomitanza con altri impegni, ma che la richiesta non era stata accolta e pertanto il sindaco non ha potuto partecipare all’incontro. In una nota diffusa ieri sono stati resi noti altri dati sulle scuole del territorio. Nei 30 edifici scolastici comunali (dell’infanzia, elementari e medie, per circa 4300 studenti) sono state ripetute ulteriori verifiche statiche, sempre con esito finale positivo. Inoltre il Comune di Teramo continuerà ad interloquire sia con il governo regionale che con quello nazionale.
“Ho anche intenzione – conclude Brucchi – di chiedere al presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, a sua volta interessato da analoghe operazioni per tutte le scuole superiori del territorio tali da coinvolgere un totale di 11.000 studenti, l’istituzione di una Commissione congiunta tra i due enti, al fine di programmare le attività di intervento”.