L’AQUILA – La strategia del governo rimane una: scuole e lavoro. Lo ha annunciato il commissario per la ricostruzione Vasco Errani al termine del Cdm. Quanto alla ricostruzione il Commissario ha sottolineato che il decreto prevede la realizzazione della microzonazione sismica di terzo livello in tutti i 131 comuni: “Ricostruiremo con trasparenza e qualità perché non accada più il crollo”.
“Le risorse ci sono e ci saranno. Il governo conferma pienamente questo aspetto, bisogna dare sicurezze alle persone che stanno vivendo un dramma profondo”. Lo ha detto sottolineando che “non ci saranno rischi di interruzione dei lavori, questo è un impegno della Repubblica italiana”. “Stiamo affrontando una serie di interventi per velocizzare le procedure e dare una risposta al centro Italia, che è il cuore del Paese – ha aggiunto Errani – e ci ci saranno misure importanti per il sostegno al reddito e alle imprese”.
E’ stato quindi approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. Si tratta del terzo provvedimento legislativo in materia varato dal governo, dopo quelli seguiti alle scosse di agosto e novembre dell’anno scorso.
Sul tema si è espresso anche il premier Gentiloni: “Occorre ulteriormente accelerare di fronte a una situazione difficile e prevenire le strozzature burocratiche. Tre grandi capitoli. Il primo è la semplificazione procedurale e amministrativa: con l’ANAC abbiamo lavorato per mettere a punto le modalità più rapide. Le misure specifiche riguardano: alloggi temporanei e opere di urbanizzazione, rimozione macerie e stalle. In secondo luogo le nuove scuole, per le quali le procedure si semplificano. Un gruppo di misure riguarda i cittadini: proroga degli ammortizzatori sociali, della busta paga “pesante” e anticipazione delle norme a sostegno della povertà, oltre a meccanismi di sospensione di pagamento e contribuzione fiscale. Per il sostegno alle imprese e ai sistemi produttivi: le prime immediate misure sono legate al sostegno fiscale alle aziende colpite, ai fondi per l’agricoltura e la zootecnia. Si tratta di un primo gruppo di misure, ne stiamo valutando altre meno legate all’emergenza ma alla sopravvivenza delle attività produttive che dobbiamo garantire. Saranno misure con un occhio più rivolto non solo a questi giorni dell’emergenza ma ai prossimi mesi”.
“Non abbiamo un conto esatto dell’ammontare delle risorse stanziate dal decreto sul terremoto approvato oggi – ha aggiunto il premier – ma sono molto consistenti, di diverse centinaia di milioni. Abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori con questo decreto. Abbiamo già anticipato nella lettera inviata ieri a Bruxelles della necessità di ulteriori risorse, almeno un miliardo che nel prossimo periodo sarà necessario. Intanto però non è che possiamo aspettare chissà quali superiori determinazioni. Decidiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità”.
Intanto nel decreto è stata inserita anche la proroga per i tribunali minori di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto fino al 2020.