SULMONA – Facciamo un riepilogo: scuole chiuse e tutti a Pratola. Provvisoriamente però. Questa la decisione finale del Presidente della Provincia Del Corvo. Ieri, invece, il sindaco di Sulmona Ranalli aveva dichiarato espressamente di non gradire questa soluzione, proponendo tre alternative, a detta sua, non prese minimamente in considerazione. Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Gli studenti questa mattina hanno organizzato un corteo di protesta al grido di “Rivogliamo la nostra scuola”. I ragazzi dell’Itc e Itcg di Sulmona insieme a delegazioni del liceo scientifico (parte del Polo scientifico insieme all’Itis) hanno fatto sentire la propria voce di protesta contro la decisione della Provincia, avallata anche dal preside, di trasferire le due scuole sulmonesi al “Da Vinci” Pratola Peligna. E’ stata una protesta pacifica quella di circa trecento ragazzi che si sono dati appuntamento poco dopo le 10.30 in piazza Capograssi dopo essersi prima riuniti in assemblea nell’aula magna del liceo scientifico.
Ma la loro posizione è sembrata molto chiara: va bene Pratola, l’importante è che sia per il più breve tempo possibile. Questa volontà è emersa durante il corteo, approdato poi in piazza XX Settembre. I ragazzi hanno agitato striscioni, abbastanza moderati, con su scritto “Vogliamo una sede degna di un istituto tecnico”, “La scuola nella nostra città” e “Va bene Pratola, ma solo temporaneamente”.
C’è stato anche un confronto con il primo cittadino sotto la statua di Ovidio, dove sono intervenute anche diverse madri preoccupate e cittadini che incalzavano facendo domande circa le sorti delle scuole sulmonesi. Determinato il sindaco nell’esporre la sua contrarietà alla decisione del trasferimento, convinto che le tre proposte, presentate ieri al vertice in Prefettura, potevano essere delle soluzioni che, a detta sua, tamponavano quella è risultata essere, invece, una decisione “frettolosa”. Teme Ranalli che la situazione possa tramutarsi in permanente. Ha puntato il dito contro Provincia e dirigente scolastico senza risparmiare critiche “Ho trovato un muro da parte di Di Paolo e Del Corvo. Non si prende una decisione così in 24 ore. Ritengo che se il problema fosse stato affrontato in tempo, non saremmo arrivati a questa situazione. Sono convinto che una soluzione qui a Sulmona si può trovare” ha affermato il sindaco, rispondendo alle domande dei ragazzi. “Avevo scritto una lettera a inizio anno a Regione e Provincia e per conoscenza al preside – continua – in cui manifestavo perplessità e preoccupazione in merito a questa situazione delle scuole sulla sicurezza per l’edificio, che ospita 227 studenti, ma il Comune il 4 marzo 2014 era stato rassicurato sull’agibilità e incolumità. Se avessi saputo che ci sarebbe stato qualche problema il Comune sarebbe intervenuto subito. Noi ieri al tavolo abbiamo proposto tre soluzioni, ma ho trovato chiusura netta. Non c’è stata discussione. E’ come se tutto fosse stato già deciso, non mi è stato concesso nemmeno di aggiornare la seduta dal prefetto. A loro interessano solo le iscrizioni del prossimo anno, trovando una bella sede”. E ancora ha aggiunto: “Non penso che ci sia un rimborso per le spese di viaggio a Pratola. I doppi turni allo scientifico per noi era la soluzione momentanea”.
A margine della manifestazione degli studenti un comunicato stampa a firma della Provincia annuncia che domani alle 10 nell’aula magna del Liceo scientifico si terrà una conferenza stampa del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, con la sua vice, Antonella Di Nino, il preside Massimo Di Paolo, la rappresentanza dei genitori, degli studenti e del collegio d’Istituto del De Nino-Morandi, durante la quale verranno spiegate le ragioni di una scelta che” tutela il diritto allo studio”.