PESCARA – Via Zeman, si pensa al futuro. Per il momento la squadra è stata affidata a Massimo Epifani promosso dalla primavera. Epifani partirà con la deroga di 30 giorni e poi verrà affiancato da Bruno Nobili. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione dove era presente anche Giorgio Repetto che sarà direttore tecnico. Parole dure del presidente Sebastiani verso Zeman
“Sono felicissimo di essere qui – sono state le prime parole del neo tecnico – e cercherò di sfruttare questa grande opportunità. Il modulo? Non ve lo dico. Voglio far funzionare la squadra mettendo i giocatori nei propri ruoli. Sono felicissimo per la disponibilità che ho trovato nei ragazzi. Da Pescarese sono motivatissimo per fare ancora meglio. Mi sento traghettatore? Penso al Parma e basta. Brugman? È il capitano, ci conto molto. Il ruolo? Non vi dico nulla. Di sicuro non sono integralista ma voglio trovare un’importante identità. A chi mi ispiro? Cerco di capire, di migliorarmi. Lo facevo anche da calciatore”.
Ha detto la sua anche Giorgio Repetto: “La trattativa è durata un attimo e sono felicissimo di essere tornato. Con lo stesso ruolo di sempre ovvero direttore tecnico. Teramo? Nessun sassolino da togliermi. È stata una scelta societaria. Le mie divergenze con Sebastiani? Tra persone intelligenti si litiga e ci si confronta. È più di un anno che siamo tornati a parlare e a frequentarci. La Squadra? Ha potenziale ed è assortita bene. Tre o quattro sono attrezzate bene. Le altre non hanno nulla più di noi”
Il presidente Sebastiani invece non le ha mandate certo a dire, soprattutto nei confronti del boemo: “Vedevo un ambiente appiattito e ho convocato la riunione la mattina. Zeman, che aveva deciso di non tornare con la squadra, non si è presentato alla riunione e l’ho esonerato. Gli abbiamo fatto una contestazione perché abbiamo inviato la convocazione per la riunione nella chat. Risponderà per vie legali? Non lo so. Lui ha disatteso un ordine. Sincero: non era mia intenzione prendere quel provvedimento ma non ho potuto fare diversamente. Il mister era da un po’ che esternava il suo malumore a cominciare da quella “ bellissima “ conferenza di dicembre. Poteva scegliere modi differenti se non voleva stare più qui. Lo ho incontrato? No. Ha firmato la lettera di esonero con Leone. Epifani? L’ho scelto in 12 secondi come ho fatto con Repetto”.