SULMONA – Un giovane senegalese, ospite di una casa di accoglienza di Pettorano sul Gizio, sarebbe stato prima affrontato da due persone per poi essere accoltellato alla gola e gettato in un fosso. Ora è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Pescara.
Il fatto sarebbe accaduto martedì scorso su una stradina di campagna tra Sulmona e Pettorano. Non chiari al momento i motivi che sarebbero al centro dell’aggressione. Secondo il racconto del giovane che presta servizio civile i due mentre lo aggredivano gli avrebbero detto: “ti insegniamo noi a campare”.
Sulla vicenda sta indagando la squadra anticrimine del commissariato di Sulmona. Da una prima ricostruzione da parte della polizia, il giovane sarebbe stato prima aggredito e poi trasportato in un luogo diverso e gettato in un fosso, dove avrebbe passato la notte privo di sensi. Ripresosi il giorno dopo avrebbe raggiunto la struttura di Pettorano dove è ospitato e da lì sarebbe stato accompagnato in ospedale a Sulmona.
Viste le gravi condizioni i medici ne hanno deciso il trasferimento prima all’ospedale di Avezzano e poi a quello di Pescara. Si tratta del secondo episodio di accoltellamento a danno di migranti della Valle Peligna dopo quello del giugno 2017 al centro di accoglienza di Sulmona dove venne ferito un giovane gambiano. Episodio per il quale è arrivata nei giorni scorsi la prima condanna a sei anni di reclusione per uno dei due protagonisti dell’aggressione.