PESCARA – Sono ormai tre giorni che la stazione di Pescara è chiusa durante le ore notturne. Sono anche ormai yre giorni che tutti i senzatetto che abitualmente trovavano riparo in questi locali, adesso dormono nel vicino sottopassaggio. In Comune hanno deciso di ovviare al problema con un tavolo di lavoro, decisione presa oggi nel corso di una riunione in Prefettura, a Pescara.
Nessuna soluzione immediata, quindi, anche perché esistono gia’ delle strutture che possono accoglierli, dal dormitorio agli alberghi messi a disposizione dal Comune, ma non vengono utilizzate dai senzatetto. Alla riunione hanno partecipato il comune di Pescara, la Caritas, la Croce Rossa, l’associazione On the road e la questura di Pescara.
Dall’incontro e’ emerso che i senzatetto sono in numero variabile, tra 40 e 80 persone di varia provenienza e cittadinanza, di cui una cinquantina conosciute e censite dalle strutture comunali e dalle associazioni e le altre di passaggio. Questo numero aumenta in inverno. “Le diversita’ di storia e provenienza dei senzatetto richiede un intervento coordinato tra i diversi enti interessati, dice la prefettura, soprattutto per individuare il giusto approccio e stabilire, cosi’, un percorso di assistenza socio-sanitaria e le modalita’ di accoglienza e sistemazione abitativa. Per questo si e’ decisa l’immediata costituzione ed operativita’ presso il comune di Pescara di un tavolo di lavoro permanente tra i servizi socio-assistenziali e le diverse associazioni di volontariato. Il tavolo provvedera’ a censire e verificare le diverse esigenze dei senzatetto sulla base delle quali potra’ essere avviato un condiviso percorso socio-assistenziale”.
Inoltre, dalla riunione e’ chiaramente emerso che “la presenza dei senzatetto nei pressi della stazione di Pescara non ha determinato particolari problemi di sicurezza per la cittadinanza, tuttavia la situazione continuerà ad essere monitorata anche da parte delle forze di polizia”.