MONTESILVANO – Oltre un milione di euro è il valore di un sequestro eseguito oggi a Montesilvano da parte di polizia, carabinieri e Guardia di finanza. L’operazione, a carico di rom, riguarda delle unita’ immobiliari e segue altre operazioni simili effettuate in passato dalle forze dell’ordine nel pescarese, specie a carico di famiglie rom che vivono di attivita’ illecite e che hanno accumulato ricchezze proprio grazie alla commissione di reati. Si tratta di clan per lo piu’ sconosciuti al fisco che negli anni hanno accumulato ingenti patrimoni.
Il sequestro anticipato ha riguardato una villa sul lungofiume Saline di Montesilvano al cui interno ci sono 21 stanze e risulta completamente abusiva dagli anni ’90 e un’altra abitazione di sei vani situata in via L’Aquila 17. Sotto sequestro anche una autovettura Golf. Il tutto e’ riconducibile alla famiglia di Dante Spinelli e della moglie Giulia Grazia Guarnieri e della figlia Zoraide, anche se nella casa di via L’Aquila vive un altro figlio della coppia. Si tratta di rom con precedenti ufficialmente disoccupati che si occupano della raccolta illegale del ferro.
Per quanto riguarda la casa che si trova sul lungofiume esiste un decreto di demolizione dal 1994 il cui carteggio, pero’, risulta sparito in qualche ente pubblico. Si tratta di un alloggio realizzato su un terreno boschivo davanti al quale sono stati realizzati un’area sosta con recinto, questi ultimi su un’area demaniale. Su alcuni componenti di questa famiglia hanno indagato in piu’ occasioni i carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che hanno segnalato la situazione al questore Paolo Passamonti, facendo scattare un lavoro sinergico con la Divisione anticrimine guidata da Egidio Labbro Francia e la Guardia di Finanza, oggi rappresentata in conferenza stampa da Silvano Melasecca.
A carico della stessa famiglia i carabinieri hanno attuato negli anni scorsi una sanzione singolare, prevista da una ordinanza del Comune, cioe’ bloccare con delle cavigliere un cavallo che veniva utilizzato con ogni probabilita’ per le corse e le scommesse clandestine e veniva portato a trotto sul lungofiume, trainato ad un’auto. Tra le particolarita’ dell’operazione di oggi c’e’ il fatto che l’appartamento di via L’Aquila si trova sopra la sede dell’ Associazione nazionale carabinieri, che a suo tempo e’ stata confiscata ai rom. “Sono molto soddisfatto, ha detto il questore. Continua un’attivita’ sinergica tra le forze dell’ordine intrapresa da anni, in applicazione della legge antimafia, e abbiamo anche messo fine alla situazione di occupazione abusiva della villa”.